Come da tradizione l'otto dicembre Corsagna apre il suo salotto buono per l'arrivo dei podisti del Trofeo Podistico Lucchese. Piccolo paese, fra boschi e i pendii che portano in alto, verso le Pizzorne, fra nebbie e freddo, ci fanno rivivere solitamnete le fiabe invernali. Quest'anno la temperatura e la pioggia hanno dato una tregua e quindi restano solo i bei paesaggi che stanno preparandosi ad un lungo inverno. Gli organizzatori, solitamente attenti e molto premurosi, hanno ancora una volta onorto questo invito a visitare i loro luoghi.

eccoci inseriti nel racconto di questa marcia

un bimbo infreddolito, un presepe, pronti per essere raccontati o per ascoltare

un'icona sul muro, Maria Mater Gratiae, nel giorno in cui si festeggia l'Immacolata

passa un podista, il cavallo si volta, non crede ai suoi occhi, pensa a un oggetto non identificato, ha come un lontano ritorno di immagine, qualcosa che ha visto o forse gli hanno raccontato, da piccolo, intorno a una mangiatoia

foglie secche, un tetto, dietro a una foschia che allontana i lineamenti, che li confonde, come una fiaba nel tempo...

uomini che sembrano cercatori di sole

alberi spogli contornano paesaggi brumosi

un elmetto rosso ha una sua storia silenziosa, come la storia delle foglie dei castagni che lo guardano

il tempo si dilata, non ci sono ore, non ci sono orologi, c'è il nostro battito del cuore, l'andare e il ritornare del nostro respiro

un presepe in costruzione che ha, nel luogo, un che di modernità

i giovani addetti ad un ristoro, degni di una foto come reduci o partenti per una grande guerra

il campanile di pietra, netto nel bianco cielo come bianche sono le croci che ci riportano ai conflitti umani

il Santuario nel bosco, solo come un'Ave Maria nella sera

all'arrivo gli organizzatori ci salutano, ci aspettano l'anno prossimo, ci saremo..

e Loredana, danzatrice fra le immagini, ci manda il rosso delle bacche, un'ultima immagine, colorata, che ci impressiona gli occhi, aperti per scoprire gli oggetti nelle nebbie.
Ce ne veniamo con un senso di odore di fumo sulle nostre giacche, con il desigerio di un neccio fra due foglie di castagno, una manciata di castagne secche nella tasca, un bicchier di vino da alzare in mano per un ringraziamento.
Andrea
Vorre aggiungere che Loredana, forse aiutata dai luoghi, dall'atmosfera, ha mandato una serie di foto fantastiche che quasi mandandole nella Gallery sembra di dimenticarle. Lo spazio, questo aguzzino. Ma voi non perdetele, prendevi il tempo, ma non perdetele, ad una ad una osservatele, non per la innegabile bellezza della foto e la bravura di chi l'ha scattata, ma per l'incanto dei luoghi che vanno direttamente a toccare quella parte di noi che ha sempre creduto alle favole.

































