A Corsanico con il monumentale organo di Vincenzo Colonna e con .....la voglia di mare
Non sempre riesco a ricordare i luoghi e i percorsi degli appuntamenti podistici, al contrario di molti altri, come ad esempio, il nostro presidente che riesce ha descriverti le peculiarità dei paesi e perfino cosa c'è dietro una curva, sia che si tratti di una staccionata o di altre cose che nemmeno avevi notato; o come Andrea che ti indica, con incredibile correttezza, non solo i percorsi - mimando le curve, le discese e le salite- ma, anche i monti ( le Alpi Apuane, in questo caso) come se vi abitasse da sempre.
Sinceramente alcune volte mi stupisco, ma a Corsanico di Massarosa anch' io, questa volta, avevo ricordato di uno stupendo organo posto nella chiesa del paese, precisamente a Pieve di San Michele Arcangelo.
Infatti, prima di avviarci per la lunga, con Angela e con il Bini, sono andata a rivederlo perché è talmente bello che è un peccato andar via senza ammirarlo.
La giornata era bella, e piacevole era correre in discesa fino a Piano di Mommio per poi risalire, ma salire veramente, (non per niente sulla strada che porta a Monnio abbiamo trovato scritto " passo Gavia e cima Coppi") a Monnio e infine a Pedona, simpatico borgo ben curato con i fiori ai balconi e le tendine di trina alle finestre che Angela, data la sua passione per l'uncinetto, ha notato subito.
Per tutto il percorso ci ha fatto compagnia lo sfondo del mare e qui non sono mancate le classiche frasi del tipo: "Guardate il mare"! "Sarà calmo o mosso?"
Luigi: "Io lo vedo mosso, guardate le onde".
Angela: " Si sente anche il rumore!"
Io francamente non so dirvi se era mosso o calmo, ma vi posso dire che, per un attimo, ho avuto la nostalgia del sole e delle poche giornate strascorse su quelle spiagge a non far niente e a riempirmi la pelle di sole e di acqua salata.
Tra un discorso e l'altro siamo tornati al punto di partenza.
Guardiamo l'orologio e, data l'ora, capiamo immediatamente che non erano 20 km, come scritto nei volantini, ma bensì appena 15 km. molto, molto scarsi.
Commentiamo la scorrettezza, lo facciamo presente al Giuntini (Presidente del Trofeo Lucchese) e pensiamo che sia il minimo chiedere un rimborso di 50 centesimi.
Naturalmente era solo una provocazione, tuttavia, siamo convinti che il chilometraggio che è indicato deve essere quello effettivo; questo è garbo che i gruppi devono avere nei confronti di tutti coloro che vanno alle marce, convinti di fare un chiolometraggio ben preciso e invece si ritrovano a percorrere 4 o 5 km. di meno.
Sperando che il nostro invito sia accolto vi ricordo che domenica 12 ottobre il trofeo lucchese è in quel di Capannori.
Ciao Francesca