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DA FILECCHIO ALLA CHIESA DI SAN GIUSTO foto di Mario

17/08/2015

a cura di Mario Pardella detto "Cornicette"

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Ieri mattina sembrava di giocare alla pentolaccia. Siamo partiti sotto un cielo grigio e brontolante, fra redole e camminamenti lungo campi su quel piccolo altipiano sopra Ponte all'Ania che si chiama Filecchio.

Sapevamo che dovevamo andare a Tiglio e poi ancora alla chiesetta romanica in cima al colle dedicata a San Giusto, ma giravamo intonro come si fa appunto, con il destinato a spaccare la pentolaccia...bendato (e noi avevamo le nuvole) lo facciamo girare fino a che ha perso l'orientamento e poi si lascia con il suo bastone che andrà a colpire violentemente il vuoto.

 

Dopo questo girare abbiamo cominciato a salire e salire e salire. Sentieri e strade da percorrere in alcuni casi nei due sensi, andando e tornando. Il cielo aveva smesso di brontolare, vacche più che al pascolo potevamo dire all'alpeggio, con i loro richiami, piscine celesti accanto a una piccola casa con una pergola deliziosa. A Tiglio che raggiungiamo da una scalinata prendiamo una strada panoramica dalla quale si poteva vedere lo skyline di Coreglia, il suo campanile, le sue case sul crinale...e noi ancora in alto accompagnati da senali blu di una cronoscalata.

Sono arrivato in cima dove il romitorio di San Giusto ci accoglie e sotto il porticato con il suo ristoro. Entro subito in chiesa. Prima c'è da ringraziare, da pregare, qui siamo in alto, il cuore nostro è gonfio, ci sembra di pregare in modo più diretto, ci sembra di guardare negli occhi San Giusto e lui poi (siamo uomini, ci piacciono le raccomandazioni) parlerà con Lui il nostro Creatore e magari metterà una parolina in più (questo vizio di passare aventi agli altri!!).

La chiesa è buia, odore di chiesa antica e di icone sacre e cera.

Esco per un biscotto garfagnino e un bicchiere di tè. Ha inzato a piovere. Forte. C'è da stare attenti a non scivolare nel sentiero fra i castagni ma siamo felici, scendiamo finalmente. L'avrestemai detto che in Garfagnana quando piove l'acqua la prendono in frigo? Meno male che a quattro km dall'arrivo torna il sole.

Questo per dire come una marcia come Filecchio ti dia emozioni a piene mani.

Dopo, molto dopo ci troviamo a salire la salita ciottolosa dalla Pieve di Loppia che ci riporta a Filecchio. Una salita che è storica, pietre consunte da percorrere attenti a non scivolare, ma sappiamo che l'arrivo è vicino. Entriamo nel prato come in pista alla Parigi Roubaix. Un piatto di polenta al bollore con ragù ci scalda l'animo e la fantasia. Il gruppo capitanato dal Grande Puffo, con Enzo e Moreno sta festeggiando Monica. Per loro c'è sempre un motivo per festeggiare una donna.

 

 

Mario non guidava e allora...dal finestrino...foto suggestive

 

ecco la banda del Grande Puffo

il Girasole o il Sun flower, stamani cerca il suo amore (il Sole) ai suoi piedi

la signora di Posacco tira il gruppo

 

che sorpresa!!! E' rimasto di sasso!!!!!!

immortalato il mio incontro con Mario

la chiesa di Pedona di Filecchio

 

 

 

 

Coreglia Ant.lli

Beppe al Romitorio di San Giusto

Mario al balcone sulla valle, davanti la Chiesa di San Giusto

ecco al Ponte di Loppia

Mario come un condottiero...il Console Mario Pardella ....

 

 e torniamo fuori a riveder la luce...

e già Mario è per la strada, sulla via del ritorno...il Ponte del Diavolo

 

Nozzano Castello

 

cartolina di Mario

Bella mattinata ragazzi. Belle foto Mario.

Andrea Bartalesi