edizione, lontani sono gli anni in cui poche centinaia di amanti della
corsa prendevano il via su un percorso in cui le ville si riducevano a
poche unità. Lontani anche i tempi in cui pochi volenterosi mettevano a
disposizione il loro tempo e le loro energie per offrire al podismo
nascente qualcosa di nuovo, oggi tutto ciò non basta più, adesso per
stare al passo coi tempi bisogna investire molto in immagine, troppo in
danari ed allora non basta più l'umile ma pur sempre redditizia ricerca
di sponsor porta a porta ma ci si vede "costretti" ad affidarci a
promoter per venire incontro alla sempre più crescente domanda di novità
e qualità che viene da un maggior numero di partecipanti, di contro però
le persone che si prodigano per far sì che tutto fili liscio rimangono
purtroppo desolatamente gli stessi di anni or sono, se 100/150 servivano
per venire incontro alle esigenze di 3000/5000 persone gli stessi si
sobbarcano il lavoro per ospitare gli oramai 10000 partenti e più.
Numeri , numeri importanti che da soli non bastano per rendere grande
una manifestazione. Marlia ha dalla sua, e questo ne acuisce il fascino,
un patrimonio artistico architettonico di grande pregio, ville e dimore
patrizie ricordo di un tempo in cui la Lucchesia vantava un suo
prestigio in un Italia mosaico di repubbliche , principati, città stato,
ma tutto questo da sé non basta per renderne il pregio, il fascino che
emana è anche dato dai percorsi sapientemente studiati per colline che
ancora resistono al proliferare indiscriminato della cementificazione.
Ed allora prendo spunto da una foto che primeggia dalle pagine del sito
x corre per dire che le ville sono gioielli architettonici da
salvaguardare, che vengono gentilmente messe a disposizione dai
proprietari non tanto per menar vanto della loro ricchezza ma per
incentivare un turismo che ne consenta la conservazione, mal si confà a
tutto questo vedere persone che si dilettano in atteggiamento tutt'altro
che rispettoso dell'ospitalità ricevuta, sarà una goliardata, ma simili
atteggiamenti rischiano di inibire la possibilità futura di passare
ancora attraverso queste ville.
Toltomi questo sassolino dalla scarpa e non avendo nessun titolo per
redarguire chicchessia posso passare al mio umilissmo contributo a
questa manifestazione che si riduce al servizio di fine corsa,
ovviamente insieme con la Caterina e per un tratto insieme anche al
Ciardella, ovviamente siamo per la 27 Km, può sembrare un divertimento
agli occhi dei più e anche purtroppo a quelli di alcuni personaggi del
gruppo organizzatore, ma così non è. Se da regolamento la scopa deve
partire non oltre le ore nove, oggi visto l'afflusso della gente
partiamo oltre le 10:20 memori dell'esperienza delle ultime uscite
convinti che almeno per alcuni Km non incroceremo nessuno, invece
neanche 500 metri e siamo già fermi, un gruppo si è appena messo in
marcia, ci sinceriamo che siano persone iscritte alla manifestazione e
gli spieghiamo che con la loro andatura è impossibile percorrere oltre i
10 Km pena trovarsi in difficoltà trovando le ville chiuse, li
accompagniamo fino all'attraversamento del viale Europa e proseguiamo
innanzi, poche centinaia di metri e lo stesso copione, tutto questo per
svariate volte.
Alla deviazione per la 22 Km lasciamo il Ciardella, siamo già alle
12:30, 12 km percorsi e troviamo l'ennesimo gruppo che vuole fare la
lunga, ennesime spiegazioni sul fatto che oramai non riusciranno a
vedere più alcuna villa vista l'ora tarda e che se fossero di fuori zona
avrebbero avuto difficoltà per tornare al mercato di Marlia,
fortunatamente sono indigeni ed allora proseguiamo, siamo quasi all'una
e come dice il regolamento della manifestazione la chiusura della
medesima è per le ore 13, quindi siamo ben oltre la possibilità per
chiunque di arrivare per quell'ora, anche correndo. Arriviamo al ristoro
di Valgiano, qui incontriamo un gruppo di ragazzi 13/15 anni che
provengono dalla 22 Km, ne restano ancora una decina, ci dicono essere
in difficoltà per il rientro ed allora ci accodiamo con loro, oramai
l'ora è tarda e le ville sono tutte chiuse, non fosse mai che si perdano.
Li accompagniamo fino al semaforo che dista poco meno di un Km dal
mercato oramai e fatta, tagliamo l'arco, anzi un bel niente perchè
oramai non c'è più nessuno. La piazza e le strade che prima brulicavano
di gente sono oramai desolatamente vuote, rimangono solo gli
organizzatori e qualche sparuto gruppo di turisti intenti i primi alle
pulizie i secondi a spazzolare ciò che è rimasto delle cibarie, per noi
un bicchiere di acqua ed un perentorio"invito" a liberare subito il
tavolo dove fino a poco prima Samantha, Erika, Gianfranco e Dario
vendevano le magliette della manifestazione e insieme all'amica Rossana
gestivano il ristoro senza glutine, scusate il disturbo.
Questo nostro divertimento è durato quasi 5 ore siamo distrutti ma
contenti anche quest'anno di avere portato a termine il nostro incarico.
Per gli elogi non spetta a me anche se non sono di parte vestendo
un'altra casacca, ma per qualche appunto sì, ci vorrebbe maggiore
comunicazione per far capire a chi non è frequentatore dei nostri
trofei, l'ottanta per cento dei presenti, famiglie e ragazzi soprattutto
che la manifestazione ha un orario di inizio ed una fine e che 16/20/27
Km non sono uno scherzo, altra cosa la continua lamentela da parte dei
gruppi organizzati della mancanza di tavoli e sedie per le iscrizioni,
la mancata consegna ai volontari che non sono ai ristori e stanno per
ore ad attendere il passaggio dei podisti di una refezione,un maggior
controllo di coloro che sono all' interno delle ville di atteggiamenti
non consoni al rispetto della proprietà che ci ospita, ma questo è più
una mancanza di personale che una loro colpa.
Claudio Landucci