Prima ancora di vederle so già che saranno uno spettacolo. Sto parlando delle foto di Mario da Uliveto. Una mattinata stupenda, fatta per correre, fatta per andare dove i nostri piedi ci portano e la fantasia ci chiama. Sentieri, piante, azzurro che da tanto che è bello diventa quasi monotono, case piccole come il Lego minuscolo, l'Arno torbido come un giallo insolubile, Pisa laggù, ma laggiù c'è anche Livorno, le isole, qualcuno dice la Corsica. Io mi sono fermato a tutto quello che potevo essere sicuro di vedere e siccome era già tanto...
Gli amici, gli sconosciuti, i sassi rotolanti, i profumi, anzi gli odori, le gambe che sembrano non sentiere la stanchezza (le sentirò ppoi, scendendo di macchina). Insomma un percorso da stare attenti, sempre, con molta gente che per puro diletto alzava lo sguardo e il "pillolo" grosso, enorme lli stendeva fra sassi e terra, una fioritura di iperico, di erica, le prime corbezzole gialle..
Ma vediamo cosa ha visto Mario.
Questa la prima metà, quella dell'avvicinamento alla Verrua, quella del passaggio da Montemagno...
ecco Mario a Nicosia, un muro delle case, una chiesetta, prima salitella, per scaldare i muscoli e la mente
qualcuno comincia ad aver caldo
bella foto , il raggiungere la gobba....
Alessandro al ristoro di Montemagno
il paese di Calci e la sua certosa sotto di noi
e noi saliamo guardando il verde dei pini e la Verrua sopra di noi
il blu del mare pone un limite al cielo
le giallmargherite, ciuffi di sole portato in terra
possibile che sotto di loro, ile radici si chiamino topinabur?
Pare che la crema sia ottima. Ma non diciamolo altrimenti addio raggi di sole in terra!!!
Qui ci fermiamo. siamo poco sopra Montemagno, direzione Verrua.
Andrea