Domenica scorsa abbiamo lasciato la macchina a Matraia, vicino al ristorante le Colonne. Siamo saliti a Colle passando dalla strada più piana, passando dal bivio che va al Campo Sportivo. Arrivati al Colle abbiamo preso per le Pizzorne, passando dal senso unico, fino al bivio doppio della Cava del Giannotti. Quante volte abbiamo visto il bivio con la corsa di Matraia? Domenica siamo andati a scoprire la cava, ma di cava neanche l'ombra, Troviamo un cancello chiuso e torniamo al bivio. Di fronte a noi il sentiero 02 torna in basso, lo facciamo, ripido e torniamo a immetterci nel senso unico che scende. Subito a destra un bivio per lo 01. Lo cercavamo.
Scendiamo ripidamente verso sinistra dove dall'alto della collionetta ci guarda la Madonna del Castellaccio. Ci sono una serie (quattro) ponti attrezzati con passamano in corda di acciaio. Sono strani ponti, avete presente gli archi dove passano gli acquedotti romani? Ecco, la grandezza e la laghezza sono così, solo che sono fatti in macigno di Matraia e scavalcano fiumicelli rumorosi o forre verdi e intricate. Belli come reperti. Fino a poco tempo fa i corrimano erano in legno marcio. Il Comune è interventuo facendo una bella cosa. Una rapida salita ci fa vedere una casetta in pietra non tanto vecchia e poi ci troviamo su una strada che si biforca. Una va in cava, l'altra va al monte Gromigno e/o a Pietra Pertusa che sarebbe il monte con le antenne. Per noi il tracciato prevede di scendere a sinistra e salire alla Madonna del Castellaccio. Bello quassù. Sulla panchina verrebbe voglia di rimanere fino a stasera per vedere le luci della piana e per scoprire se si vede la luce della casa di Claudio al Diaccio.
Scendiamo e torniamo alla macchina.
Giretto breve e bello. Andatici se volete. Tornerete felici
Andrea
casetta in canada
Madonna del Castellaccio