Per una strana coincidenza ecco che anche Marco ci manda alcune foto delle 120 scattate a Folgaria. Ci manda quelle che ritiene più significative o che non siano uguali o simili a quelle pubblicate. Contribuisce così a darci un panorama più completo e per farci vivere ancora quei momenti.
Io non c'ero. Ma ci sono stato per ben tre volte nel passato ed ho corso sempre la 42 km. Sono un estimatore di questa manifestazione. Quindi anche per me il rivedere queste foto mi riporta indietro nel tempo, mi fa rivivere emozioni. Un'immagine, per sua caratteristica, è un insieme di luci e di ombre e quindi di gradazioni di colore. Ma per molti un'immagine è profumo di abeti, di prati, di panino con la mortadella, è sudore e il frigolio di un'evaporazione sulla pelle, nel mescolare l'aria fresca sotto l'ombra degli alberi al sole che scotta sui prati verdi e fioriti. Una foto ti riporta alla stanchezza, ti fa sentire il respiro accellerato, il sorriso di una battuta, ti fa vedere una mucca Milka dove non c'è niente.
Insomma vediamoci insieme queste belle foto di Marco
Cominciamo con una sosta dell'autobus: anche il viaggio è sempre un'avventura!
ma questa immagine, insolita, ci mostra una Lisa dottorale
ed eccoci stravaccati all'arrivo a Folgaria
e l'incontro con Umberto e Cathy che si erano "avviati" qualche giorno prima, tanto per saggiare il posto
e il pomeriggio una passeggiata dove ci consiglia Umberto
e incontriamo una croce strana, dove la fantasia del costruttore si mescola alla fede
e Andrea e Gino, per chinano per paura di tappare anche un poco del panorama sotto di loro
foto ricordo di Miria al monumento floreale di Folgaria a cura dell'Unione del Commerico e del Turismo
mentre la panchina che da decenni fa bella mostra di se e si autodefinisce la panchina più lunga del mondo, fatta in un unico tronco di albero
Una atmosfera notturna con il concerto e le feste organizzate per gli ospiti
ma già è l'ora di partire, una foto di gruppo prima che ognuno prenda il suo passo
ed ecco una rappresentante di Dolo Mirano, i suoi calzini hanno fatto storia, come la gonnellina
ma il primo forte è motivo di una foto di gruppo per ricordo
ed una impennata improvvisa, ci riporta sulla terra, alla fatica, al sudore
in fila indiana, a mo' di indiani, verso una meta
ed arrivati in cima ci vuole proprio un'altra foto