Pappiana frazione del comune di S. Giuliano Terme accoglie il mondo dei podisti
con la sua marcia ottimamente organizzata dal gruppo podistico Rossini.
Purtroppo anche questa mattina il cielo è plumbeo e all'arrivo a Pappiana
veniamo accolti da una leggera pioggerellina e da un vento gelido che obbliga
i podisti a rifugiarsi nella calda e accogliente struttura dove è posta la partenza.
(nel caldo ritrovo si disquisisce su cosa fare)
Insieme al mio gruppo dobbiamo decidere se optare per la 19 o compiere il
percorso della 6 al passo e con l'ombrello.
Soltanto quando arriva Giovanni sciolgo la riserva, comunico al presidente
che ho intenzione di fare la lunga, e insieme a Giovanni partiamo.
(una rara immagine di scansafoto da parte di Alessandro De Cristofaro mentre il nostro socio con il suo cappello se ne viene bel bello)
La marcia, nella prima parte, costeggia il fiume Serchio.
Per ns. fortuna il cielo si apre e la minacciata pioggia lascia spazio
a squarci di sereno. Continuiamo lungo l'argine del fiume fino a che la strada
inizia a salire.
(i nostri rappresentanti ardimentosi, ma poi scenderanno, non si sa mai, alla 13 km)
(avanposto dell'Atletica Porcari e della Regina nei pressi della casa di Sirio Giovannini e del Magli Enzo tanto per ricordare che il 15 non prendano impegni...)
Ormai siamo in corsa e decidiamo di andare avanti.
Questa mattina Giovanni è più lento del solito, causa un noioso
raffreddore che l'affligge, ma ormai abbiamo deciso e continuiamo.
Sono parecchi i corridori che ci sorpassano lungo l'impegnativa salita.
(una bella foto di Felice Toschi, l'inossidabile)
(ecco Nico fra il vento, il freddo e la salita, con Enrico che fa da scudiero)
Ho l'occasione di salutare anche Nicoletta che in compagnia sta salendo con molto impegno.
Il percorso nella parte alta ci porta sul versante lucchese sopra il paese di Santa Maria del Giudice.
Il panorama è piacevole, solo il forte e gelido vento ci obbliga a non fermarci per ammirare la valle sottostante.
(fra i sassi si sale)
(mentre il cane, piccolino, poveretto, fa la sua "bella vita da cani")
Dopo aver attraversato una selva di castagni ritorniamo verso il versante pisano.
Ormai il più è fatto. Il ritorno a Pappiana è assai veloce perché quasi tutto in discesa.
Gli ultimi chilometri li faccio da solo. Giovanni ha preferito rientrare al passo per non
peggiorare il suo stato fisico.
(Giovanni e i suoi problemi: anche un pino gli sbarra la strada)
(Ristoro del Magli con Telaio: una, anzi due istituzioni)
All'arrivo il presidente che insieme al mio gruppo, mi stava aspettando già da parecchi
minuti, mi ha fatto i complimenti per aver portato a termine una marcia assai impegnativa,
Domenica a S. Miniato per preparare al meglio la 25° Porcari Corre.
Fausto Martinelli
Dedichiamo la foto finale alle nostre soubrette :Nicoletta e la Perottina, mamme volanti, che una volta tanto hanno lasciato i marmocchi in consegna ai mariti per togliersi qualche ragnatela dalle gambe e trovano anche il tempo, fra la salita, i sassi, il vento e la pioggia annunciata, di una posa da vere e belle "soubrette".
Altra foto e personaggi da immortalare:
Questi sognori, che nella vita fanno i falegnami, hanno tenuto a dire che
"A noi la salita ci fa na bella s......a!!!!"
Del resto ognuno pensa agli strumenti del loro lavoro.
Saluti