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FINALMENTE LA MARATONA DI TREVISO dal nostro Enzo Bracciali

08/04/2009

a cura di Bracciali Enzo

Ho volutamente lasciato passare un po' di giorni prima di scrivere le mie sensazioni su quella che è stata una maratona difficile da dimenticare!

Ricorderemo in molti, di questo evento, non tanto le prestazioni cronometriche o i panorami che si susseguono in una 42 km tutta in linea, ma la pioggia incessante che ci ha accompagnato prima, durante e dopo la corsa!

Qualche malanno di stagione avuto nei giorni precedenti mi portava a pensare se fosse o meno il caso di partire; una preparazione blanda e Patrizia, anche lei molto titubante, mi portavano a pensare a questa gita più come turista invece che maratoneta... la sera prima a cena aveva iniziato a piovere con abbondanza ed aveva così continuato tutta la notte!

La mattina, appena suonato la sveglia, ho come un'illuminazione: penso che in queste zone si è combattuto la Grande Guerra, penso ai soldati a qui mitici "Fanti" della canzone del Piave mandati a combattere sulle sponde del fiume con un fucile in spalla e tanto coraggio, penso alle trincee.... penso allora che io sono qui in albergo, con tutti i comfort, che nessuno mi ha obbligato ad essere qui... che mi faccio intimorire semplicemente da un clima avverso... No! Non esiste! Si parte, senza esitazioni... si fa colazione come di rito e via... la pioggia?? Cos'è la pioggia???

Si arriva a Vittorio Veneto... la maratona parte di qui... la zona partenza è gia gremita di gente incurante, come me, della pioggia... sapremo dopo che sono circa un migliaio coloro che, malgrado l'iscrizione, non sono nemmeno partiti.

Siamo stati previdenti e ci siamo portati da casa dei grandi sacchi neri, quelli dell'immondizia, che si sono rivelati utilissimi... tutti incappucciati da rendere difficoltoso anche riconoscersi fra di noi siamo stati però al "calduccio" sotto l'acqua battente per tutto il tempo dell'attesa prima del fatidico sparo!

Finalmente il via... sacchi, impermeabili usa e getta nonché vecchi indumenti volano ai lati come tanti piccioni impazziti... piove ma ora non è più un problema... i "cavalli" che sono dentro di noi si sono liberati dalle briglie... la gente che assiste quasi incredula a quello che vede si chiede come faranno questi "pazzi" ad arrivare fino a Treviso in queste condizioni...

Si attraversano i vari paesi lungo la strada che unisce, quasi in linea retta, Vittorio Veneto a Treviso... passando da Conegliano Veneto c'è un cartellone con scritto: scusateci... nel paese del vino siete sommersi dall'acqua!!!! Intorno al 20' km comincio a sentire che non è la giornata giusta e preferisco rallentare un po'... ho paura di non riuscere a correre fino alla fine e, con questo tempo, fermarsi vuol dire raffredarsi e prendere di sicuro una bella bronchite se non peggio...

 

 

Ponte alla Priula... siamo sul Piave... un cartello turistico indica "fiume sacro alla Patria"... dalla prima volta che l'ho letto, da giovincello, questa indicazione ha sempre suscitato in me molta emozione! I ricordi vanno a mio nonno e mia nonna che vedevano questo fiume come una divinità... entrambi avevano perso dei fratelli durante la guerra ed altri che erano riusciti a tornare avevano raccontanto dell'incredibile... rammentavano spesso che durante la battaglia le acque si tingevano di rosso per il sangue versato... leggenda forse... m anche una terribikle realtà!!! Si attraversa il ponte con le bandiere di tutti gli stati, osservo le sponde, quelle "amate sponde" della canzone e immagino i nostri fanti da una parte e l'impero austro-ungarico dall'altra... i battaglioni che si fronteggiano... penso che sono fortunato ad essere qui oggi e non novant'anni fa... oggi dove c'è un battaglione solo... quello dei podisti che sfidano la pioggia e i 42 km ed hanno tutt'altro morale di allora!!!

La strada che percorriamo si chiama "Via della Vittoria"... poco prima ne avevo vista un'altra "Via del Battaglione"... più avanti un piccolo paese "Nervesa della Battaglia"... tutto fa riferimento a quella 1' Guerra Mondiale che costò così tante vite umane!!

 

(la nostra Patrizia, impavida, con il suo lungo passo, se ne va verso l'arrivo, quando i fanti sono al femminile. E come è bella la maglietta del Porcari che si distingue fra tanti, portata come una bandiera)

Intanto la pioggia è aumentata, ora c'è anche una tramontana che colpisce al fianco come ad essere su un ring di pugilato... il ristoro del 25' km è tutto un programma... gli addetti sono imbacuccati come palombari e non riescono a tener fermi bicchieri e vassoi che vengono spazzati via dal vento... incredibile ma vero si susseguono regolari anche gli spugnaggi... con spugne "asciutte"... si fa per dire...

Treviso si avvicina... dopo il 30' km attraversiamo un paesino di cui non ricordo il nome... un bambino di 4 o 5 anni vuole scappare dalla mamma.... "...mamma voglio giocare anch'io a correre sotto l'acqua come loro..." certe volte basta davvero poco a far felici i bambini... la strada alberata che ci porta dentro la città è letteralmente un fiume... mi guardo le scarpe... sono pulitissime... da sembrare nuove...40' km e inizia la marcia trionfale ne l centro storico... c'è ovviamente poca gente perché piove ancora... sono preoccupato per Patrizia che immagino molto distante ma che invece arriverà dopo solo 4 minuti!!!

 

(e questa foto è talmente bella che ve la rimetto ingrandita)

 

Se solo lo immaginavo avrei rallentato per fare un arrivo trionfale mano nella mano!!! Peccato...
Intanto continua a piovere.... quanta acqua abbiamo preso... ma abbiamo portato a termine un'impresa che sembrava impossibile... la pioggia sembra lavare anche la stanchezza che abbiamo addosso... le condizioni, per il dopo maratona, sono ottime... cosa chiedere di più???? Grazie Treviso!!

ENZO BRACCIALI