Ciao Andrea,
allegato troverai il file della marcia di stamattina a Ponte Buggianese in questa piacevole mattinata di fine Maggio. Una cosa mi ha colpito, passando lungo la strada della zona padulosa, la furia e la spietatezza nazista che durante la seconda guerra mondiale ha ucciso
molte troppe persone è passata anche da qui. A testimonianza le numerose lapidi lungo la
strada che abbiamo percorso. Non ci sono parole... Oggi noi siamo qui a passare qualche ora di svago e di divertimento e pensare che 66 anni fa a degli innocenti è stata troncata la vita, l'unica colpa che si trovavano a passare oppure chissà a lavorare nei campi, nello stesso momento in
cui dei loro "simili" obbedivano a dei comandi mostruosi. Era il 23 agosto del 1944...
Scusa la nota dolorosa ma credo che merita ricordare anche questo.
Mercoledì 02 giugno non sarò a Fosciandiora ci vedremo a Gallicano.
Saluti e grazie.
Loredana
ed eccoci al momento che precede la partenza, ci si scalda le gambe, si saluta gli amici
mentre il Castiglioni, moderno Marco Aurelio, senza cavallo, ma non per colpa sua, si impone al tavolo dei lammaresi
alcuni già si anticipano sulle piatte strade che ci porteranno in padule
ed incontriamo subito una marginetta, anche questa rinchiusa, contro i furti di madonne di gesso
ed un controllo a due mani è veramente qualcosa da ricordare
spazi interrotti da alberi, cigli di strade dove l'erba tagliata si sta trasformando in fieno, odori nell'aria insieme al pulviscolo che tanto irrita coloro che soffrono di allaergie
ed ecco una lapide, ci fermiamo a leggerla
ma un trattore nel suo andirivieni, ci porta e ci allontana il suo brontolare, interrompendo il silenzio che regna fra questi campi
bianchi uccelli cercano del cibo, saporosi vermicelli, su una striscia di terra arata
ma ancora un angelo bianco, il marmo freddo ci riporta alla mente come persone che "casualmente vivevano" in questi luoghi sono state uccise
Certo, era nel 1944, c'era da finire una guerra, da chiudere tutte le barbarie in un cassetto, c'era chi aveva paura, chi si voleva vendicare, chi urlava, chi taceva. E gli altri? Le brave persone che come ora dovevano esserci? Facevano vista di non vedere? Pensavano ai fatti propri. certo era il modo migliore per sbarcare il lunario.
Non illudiamoci: possiamo ricordarci, possiamo imparare e non dimenticare, ma l'uomo penserà sempre che stando zitto eviterà dei guai e magari dirà una preghiera, per la PROPRIA ANIMA.
e PER FAR VEDERE QUANTO LUI sia bravo, metterà una croce di legno al riparo dalle intemperie
Noi, per non essere da meno, vogliamo dedicare questa foto di fiori gialli, poveri e comuni, che si incontrano dimenticati su un ciglio di strada, a tutti coloro che hanno perduto la vita per motivi "casuali".
e tornando a "correre" vediamo i gemelli che se ne vengono bel belli
mentre il Castiglioni, ripresa l'altezza da condottiero romano, se ne viene con i suo luogotenenti lungo una dritta via
e i nostri amici, che incontriamo ogni domenica, ci fanno un certo effetto con i guanti, pronti ad accontentare i nostri desideri
e Beppe, con il suo buonumore finisce la marcia accompagnato da Gino e da Mario.
Loredana grazie per il tuo servizio. Fra gli odori e gli spazi, ci hai dato modo di riflettere e di cercare di non essere solo accomodanti.