Inizio il commento a queste immagini di Mario con la consapevolezza che, come ogni bella foto, non ci sia bisogno di parole, ma lo faccio con il piacere di chi si sofferma e gli sfugge il commento dalle labbra, quasi un rimuginare un pensiero intimo e personale
La mattinata si preannuncia tremenda, dopo il temporale notturno e lo scroscio dell'acqua sui nostri tetti. Ovviamente oltre che sui tetti ha piovuto anche nelle strade, nei campi, nei viottoli.
Attenzione dunque!
Ve lo avevo detto di stare attenti!!!
Da notare la marginetta che ignara assiste e spande intorno quel senso religioso che toglierà dalle labbra dei malcapitati gli improperi che, ovviamente saranno verso antiche divinità
Vorrei soffermari su questa immagine: la bellezza del correre in compagnia, la ricerca del gesto tecnico più bello che possiamo offrire, alziamo le ginocchia, portiamo le braccia a squadra, tutto per il fotografo che ci ruberà insieme ad una grazia fittizia l'intima gioia del correre.
Questa è emblematica: la partenza della marcia del Galleno su un ampio viale asfaltato per immettersi poi nella natura, nei campi, nei boschi, Veramente molto bello il percorso e solo a tratti scivoloso e motoso.
Notiamo al ristoro: le cuffie delle inservienti e il Maggini Andrea che cura le pubbliche relazioni da quando ha dovuto rivedere le sue prestazioni sportive per inconvenienti fisici. Vai Andrea, l'importante è non mollare poi passeranno anche gli inconvenienti!!
"Tu, proprio tu!"
Cosa avrà detto o fatto il nostro amico per essere messo "all'indice" dalla biondina?
Avrà perso la scarpa, infilata in una pozzanghera motosa, con l'argilla che l'aveva afferrata e la teneva stretta, stretta, oppure semplicemnte un sassolino si era insinuato fra calzino e scarpa?
Ai posteri l'ardua sentenza.
Io posso dire che ho avuto in qualche caso la paura di essere "risucchiato" all'interno di quelle pozze con tutte le varietà dell'argilla, rossa, gialla e perfino bianca, ma con un colpo di reni.... e doppio nodo alle scarpe....
Anche i cavalli erano indecisi e ci osservavano di sottecchi senza darsi a quelle rincorse a coda alzata sbruffando dalle narici e scalciando gioiosi: del resto il tempo un po' uggioso agisce sul sistema nervoso e incide sull'umore della gente e.. dei cavalli
Una vecchia macchina per trebbiare il grano, invecchiata, la foto, dal nostro Mario, ci riporta indietro alla fanciullezza, all'odore del "vegliume", al rumore che faceva il fascio del grano non allargato dal contadino che imboccava la macchina, alla cinghia che pericolosamente attraversava l'aia e alla cui estremità "bofonchiava" un trattore possente.
Questa addirittura era una macchina a vapore per far girare la cinghia, un trattore ante litteram.
Le ruote sono verniciate di "minio". Anche quelle dei "barrocci" venivano verniciate con lo stesso colore, i cerchioni neri, le stanghe e le sponde in "carminio". Si capisce che da piccolo abitavo vicino ad un "carratore"?
Le api se ne stanno in casa stamani. Sapevate che le api sono "nutrici" dal 12° al 13° giorno di vita? Vuol dire che potevano nutrire l'Ape Regina solo in quel periodo (la famosa pappa reale) e poi? Poi c'erano altre api che giungevano al loro 12° giorno....
(leggete Rigoni Stern e ne saprete di più)
Scena tratta dal film "Anch'io sulla Francigena" con la piccola che ride al fotoreporter medievale (quello moderno è al centro dell'immagine)
Un cippo ricorda un pellegrinaggio del 2000
una corda contorna gli "spensierati" che come al solito tengono un "bel passo"
l'insostenibile leggerzza dell'essere
Chiudo questa rassegna di foto con una donna che, almeno così la vedo, con un "falciotto" in mano sta "facendo l'erba per i conigli".
Ma mi sovvien che l'erba bagnata faceva male e allora?
Se avete qualche risposta o interpretazione diversa scrivetemi
andrea@atleticaporcari.it
Ciao a tutti
Andrea
le foto sono del mitico Mario Pardell, più che mai detto "Cornicette
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- Bellissimo servizio fotografico dell'amico Mario Pardella che come al solito "vede" con il suo obbiettivo particolari da molti trascurati.