Ieri mattina bellissima mattinata a Gallicano. Sembrava la reclame delle giornate in cui organizzare una marcia. Sole frizzante che nel finale, a chi era attardato sul percorso come me, ha consigliato di sfilare la maglia dalle lunghe maniche... Un sole bravaccio già ci aspettava fuori dal garage, alla partenza da casa. Era un sole che aveva tante cose da farsi perdonare...ma andiamo avanti.
La marcia di Gallicano ricalcava il percorso solito e la lunga, dopo il ristoro al Ristorante vicino all'Eremo, si "innalzava" nei boschi fino a raggiungere il cimitero nel punto più alto di Calomini (paese). Una vista a 320 gradi, ma soprattutto Verni a mezza costa, in pianta, come una visione aerea. In alto bianche case di Trassilico. A destra il Forato, è sempre forato, un'aria, la luce nel mezzo al monte. Vergemoli, la Pania Secca che incombe...
Scendiamo verso il paesetto. Manca la signora seduta fuori di casa, quella che vestiva con colori sgargianti. Quest'anno non c'è. C'è la casa con i gigli rossi, c'è l'altro uomo sulla panchina, ma la signora non c'è. Ho chiesto al ristoro, ma le addette non sono del paese, non lo sanno, non sanno nemmeno che esistesse la signora vestita di colori sgargianti. La chiesetta è chiusa, la pesca (frutto) del ristoro molto buona come sono buone le ciliegie della pianta al limitare del paese. Scendiamo, troviamo il sentiero che ci porta nella fondovalle che costeggia la Turrite di Gallicano, "attenti, è scivoloso" ghiaino non acqua. Un po' di attenzione che diamine e arriveremo. Poi la seconda metà nel bellissimo andare e venire, il costeggiare la Turrite, fra riflessi e verdi gioiosi o intensi, il chiacchierio dell'acqua che scorre allegra, il fresco ombroso. Poi, spuntando al sole, ti vien voglia di spogliarti e così arrivi sudato e felice.
Vi faccio vedere qualche foto. Eccole ve le avevo promesse
Andrea Bartalesi
il ristoro vicino l'Eremo, gusto e look ricercati
la ginestra nobile
a proposito di ginestra...tanto tempo fa, quando ancora credevo nelle parole...scrissi ..
GINESTRA
Ho disegnato un ramo
della dolce ginestra.
L’ardito stelo e sicuro
per un timido fiore isolato
che nell’unione trova
finalmente splendore.
Ho rapito il giallo e il verde
e la farfalla maculata
e il profumo atteso
che porterò con me
nel prossimo lungo inverno.
Voglio ritrarre infine
il tuo pallido volto.
I neri occhi fissi
finestre spalancate
sulla piazza dell’amore
e l’attesa della socchiusa bocca.
Ti ruberò i bagliori improvvisi
e i fremiti delle aperte labbra
e l’accelerato battito del cuore
che mi faranno compagnia
nei futuri silenzi inevitabili.
Porcari giugno 02
ci ho pensato quando ho fatto la foto
a Calomini la casa dei gigli rossi anche quest'anno mostra i suoi gigli
Calomini paesino delicato
da lì si vede il Forato
anche zoomato non si vede granchè
le case bianche spuntano come funghi primaverili
Vergemoli come una base sotto la Pania Secca
questi campanelli suonano quando tira vento di tramontana...
una piccola grotta nel paese di Calomini ripresenta Lourdes
le rose invece si innalzano verso il cielo
al termine della discesa poietto la mia ombra nelle chiare acque della Turrite di Gallicano, dal ponte di pietre antiche (non levatoio)
i papaveri tornano ad essere normali papaveri anche se belli
il ponte a schiena d'asino antico
la luce si posa sui fiori con delicatezza
l'Eremo è sempre là che aspetta, incastonato nella rupre
e il campanile di Gallicano ci dice di sbrigarci che siamo all'arrivo.
Andrea Bartalesi