Siamo pazzi e questo lo sappiamo ! ma solo chi ha la passione per la corsa come noi può capire l'entusiasmo (e leggere fino in fondo questo reportage...) con cui abbiamo accettato l'invito alla proposta seguente.
Che abbiamo partecipato con grande successo (...) alla Maratona di Roma, lo sapete tutti (muri compresi), ma che tornati il lunedi sera da Roma, il venerdi successivo siamo stati pronti a ripartire alla volta di Lurate Caccivio (CO) per una mezza Maratona ancora non tutti lo sanno.
Ricapitoliamo gli antefatti : a metà gennaio in ufficio da Massi arriva una mail da un fornitore che produce poltroncine da ufficio (per motivi di correttezza pubblicitaria non faremo il nome della SEDUS, sempre sia lodata !) che consideriamo subito mooooolto interessante: in due parole offrono viaggio, vitto e alloggio a Friburgo con una semplice richiesta: partecipare alla mezza Maratona con la loro squadra aziendale ! Quale miglior attrattiva per due podisti appassionati di viaggi ? Essendo Massi l'unico podista della sua azienda, la mail è subito arrivata a lui che ha esteso l'invito anche a Cinzia. Ma.... quand'è che si parte ? quand'è che c'è la gara ??? il 29/03 ???? ma comeeee ???
è la domenica successiva alla nostra 1° Grande Maratona ????? vabbè due secondi di dubbio poi: ma tanto a correre ci saremmo andati comunque no ? tanto vale visitare Friburgo...
Venerdi sera con le nostre belle valigie nemmeno sfatte da Roma, partiamo per Lurate Caccivio, dormiamo in un agriturismo e la mattina alle 08.00 ci troviamo freschi freschi alla sede della SEDUS (sempre sia benedetta) per la partenza in pullman verso Friburgo. L'accoglienza è subito calorosa, il capogruppo Alessandro oltre ad essere un super campione di Maratona e corse competitive, è una persona veramente squisita, simpaticissimo e disponibile, gli altri notri compagni lo sono altrettanto. Partenza e via, facciamo subito amicizia anche con Marco (l'autista), avevate qualche dubbio ? ed iniziamo a fare il solito casino per essere sicuri di essere ricordati e notati nel caso mancassimo sul pullman nelle varie soste. Saltiamo i particolari del bel viaggio, fatta eccezione per un consiglio a voi tutti : non vi fermate in un autogrill svizzero senza aver prima telefonato alla vostra banca e verificato la consistenza del vostro conto corrente....
Arriviamo al "modesto" Hotel : un bellissimo, caratteristico e antico hotel "best western" immerso nella neve e nella foresta nera (in questo caso bianca), prendiamo possesso del nostro "misero alloggio": un appartamento di 80 mq. con ampia terrazza in cui avremo potuto tranquillamente stare in 8 e giocarci pure a calcetto...Scendiamo per il pranzo nel "modesto" ristorantino dell'Hotel : belle cameriere in abito tipico, vero legno ovunque, decorazioni speciali, accoglienza ottima ! Pomeriggio libero per visita alla meravigliosa cittadina di Friburgo e per prendere confidenza con il percorso che il giorno dopo avremmo affrontato. Friburgo è proprio una bella cittadina tipica della Germania del sud che conserva ancora tutto il fascino della tradizionale architettura medioevale tipico dei paesi del nord.
La sera prima di cena, l'ultimo discendente proprietario dell'Hotel si offre di raccontarci la pluricentenaria storia della sua "stamberga" nella quale abbiamo il piacere di alloggiare, puah ! ci hanno dormito "solo" Maria Antonietta con 500 carrozze nel suo viaggio tra l'Austria e la Francia e Goethe... poi arriva un "pezzo grosso" della SEDUS (che Dio la mantenga in eterno) nonchè anche lui maratoneta e promotore dell'iniziativa (che Dio lo mantenga in salute per altri 1000 anni !) con ceste piene di sacchi, pettorali, pacchi gara, chip, porta-chip (brevettato Sedus) e soprattutto meravigliosa maglietta tecnica nera Sedus che ci viene regalata. La sera "modesta" cena a base di - tutto -, sala del ristorante dell'hotel interamente a noi riservata, ogni ben di Dio già disposto sui tavoli per il buffet luculliano, birra a fiumi e suonatore di fisarmonica (che a dire la verità ha suonato sempre la stessa canzone.. ma nessuno aveva il coraggio di dirglielo...).
La domenica mattina si presenta molto piu' rilassata del solito, ci svegliamo alle 08.40 e scendiamo per la colazione, il solito "tozzo di pane": pane di ogni tipo, razza e colore, frutta fresca e secca a volontà, yogurt a tutto e tralasciamo la parte salata che non abbiamo nemmeno considerato. Ce la possiamo prendere comoda visto che la mezza maratona parte con comodo alle 14.00.
Lasciamo nostro malgrado l'hotel veramente bello ed in posto incantato e ci dirigiamo verso la zona fieristica di Friburgo, parcheggi immensi e liberi, perfetta l'organizzazione teutonica ! Scopriamo che per i tedeschi anche una manifestazione sportiva è una bella occasione per fare festa: tavoli ovunque e stand gastronomici da Oktober Fest.
Conosciamo anche gli altri compagni di squadra venuti da altri paesi d'Europa e dopo la foto di rito, riscaldamento e ci piazziamo subito al posto che ci spetta di diritto (cavolo non guardiamo in faccia a nessuno, siamo o non siamo Cinzia e Massi di Cinzia e Massi, amici del Campione dei Campioni e del Mito dei Miti ???) allora ? in cima allo start !!!
Ora abbiamo capito perchè la Maratona di Friburgo è chiamata "Rock Marathon", ogni km ma forse anche meno, c'è un complesso musicale che suona dal vivo a tutto volume: rock, pop, folk, reggae, percussioni, rap, etc... oltre a persone lungo tutto il percorso e diciamo tutto ! che ci fanno festa con coperchi di pentole, tamburi, applausi e qualsiasi cosa faccia un po' di casino ! oltre ad improvvisati mini ristori (non ufficiali) che ci vengono offerti.
Ogni centimetro del persorso (e da notare che per la maratona il percorso è lo stesso ripetuto due volte) siamo sempre stati fiancheggiati da pubblico molto molto caloroso. Massi ne approfitta per ripetere i 42km anche questa domenica, perchè ha zigzagato per tutto il percorso per dare il "5" ad ogni bambino sotto il metro di altezza i quali ne sono stati entusiasti. Ci siamo fatti notare anche durante la gara in trasferta. Ogni tanto un compagno di squadra occasionale, magari straniero, ma accomunato dalla stessa maglia ci passava allegramente in mezzo salutandoci e battendoci sulle spalle. Bellissimo !!! Nonostante tutto il casino che abbiamo potuto fare, chiudiamo tranquilli in 2h e 11' contenti per aver portato a termine anche questa impresa. Ristoro e ci avviamo alle docce o almeno a quelle che credevamo tali.. i locali doccia non sono altro che un tendone allestito all'esterno rispetto allo spogliatoio nel locale fiera in cui lunghi tubi al soffitto lasciano uscire acqua freddina. Diciamo la verità il tutto aveva un'atmosfera di triste memoria...
Ma non ci scoraggiamo, dopo un ora la circolazione sanguigna riprende normalmente e ci avviamo al meritato spuntino con panino con wurstel e vassoietto di crauti con boh? ma era bono ! e birrozzo ! Come al solito siamo gli ultimi al pullman e si riparte per Lurate C.
A notte fonda rientriamo a casa con già la nostalgia del bellissimo evento appena trascorso e con nel cuore la speranza che l'anno prossimo si possa ripetere !
P.S. il marchio SEDUS è già stato regolarmente registrato a livello mondiale !!!
Un grande applauso ai nostri temerari, ma credo che in molti di noi avrebbero voluto essere al loro posto e quindi dichiamocelo pure, con tanta invidia, a Cinzia e Massi.
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Siccome io sono un figlio di buona donna e anche se Cinzia e Massi non ci hanno niente a che vedere, approfitto per una foto della Maratone di Friburgo per meravigliarmi ancora di pià per coloro che non amano le strisce delle nostre maglie: guardate la foto successiva. Addirittura portano in giro la bandiera e che bandiera! per far vedere chi sono e chi rappresentano!!
Dite la verità non sarebbe bello alla prossima maratona qualcuno che arriva con la nostra bandiera al vento?
Ricevo una precisazione dai nostri Cinzia e Massi circa la bandiera e la trascrivo qui di seguito:
Caro Andrea Grazie per i complimenti che ci fai e capiamo perfettamente la tua invidia. Vorremmo però, per spirito di precisione, farti notare che la bandiera che hai fotografato ha un significato molto diverso da quello che gli hai attribuito. Non si tratta di una squadra o associazione sportiva, ma bensì della bandiera del Tibet e che quindi viene esposta per portare l'attenzione del pubblico sulla questione dell'occupazione di quel paese da parte di un oppressore (la Cina) che in modo anche violento reprime una nazione nelle sue libertà più elementari. Ne abbiamo viste diverse domenica ed anzi, ci sembra di aver visto durante la corsa anche una casa su cui era scritto in tedesco "casa Tibet". Evidentemente c'è una associazione che tiene viva la millenaria tradizione e l'attenzione della pubblica opinione sulla cosa. Ovviamente non vogliamo avere spirito polemico su questioni su cui ci siamo già chiariti di persona ed anzi ti ringraziamo per averci dato lo spunto per dimostrare la nostra piena solidarietà con un popolo oppresso che ha più dimestichezza con le cose spirituali che con le armi. Se credi pubblica pure queste righe sul sito, per noi va benissimo. Un abbraccio Cinzia e Massi