23.02.12 – SANTA CROCE
Ieri i Tre Trofei si sono ritrovati uniti a Santa Croce sull’Arno dove il Gruppo degli Spensierati ha messo in scena il suo spettacolo, un prototipo di come si devono organizzare questi eventi. Del resto il nome del gruppo già evidenzia lo spirito: spensieratamente.
Ma non ci facciamo prendere dal suono spumeggiante della parola: spensierati, ma coscienziosi e precisi, anche scrupolosi dove occorre. Non sta a me riconoscere i meriti di questo Gruppo perché ho sempre dimostrato una stima incondizionata verso di loro e in molti suoi iscritti. Non faccio nomi perché qualcuno magari resta fuori e non voglio assolutamente farlo.
Magari mi faccio scappare un grazie a Lisena (ma chi non è orgoglioso di una sua foto o addirittura di un suo abbraccio?), ma si vede che la marcia è organizzata da persone che vogliono meravigliarti.
Semmai mi sono meravigliato per il numero dei partecipanti (parlavano di 1700 sui percorsi) anche se l’impressione visiva era maggiore. Questa è la cartina tornasole che c’è ancora molto da lavorare per tornare a certi livelli di partecipazione.
Non dovrei ma mi soffermo un attimo sul Trofeo Podisti Lucchesi: sembra spento, anche se presente come associazione, non ho visto i soliti volti conosciuti. Ovviamente erano presenti il Giuntini e Vinicio Marchetti, ma il Covid ha decimato questi podisti. Molti hanno preso altri sentieri, quelli comodi, privati, con amici che potremmo definire intimi, evitando il rigore della temperatura, partendo quando il sole è già caldo, altri vanno in montagna, altri in poltrona.
Si pensava che fosse la mancanza dei ristori, ma quelli di ieri erano all’altezza dei migliori Spensierati, se proprio vogliamo dimostrare la competenza del giudizio, mancava il prosciutto affettato “con la coltella” al Parco Robinson, ma c’erano crostate che oltre a deliziose, mi sarebbe dispiaciuto tagliarle per l’impegno figurativo. Oppure la famosa salciccia su pane abbrustolito.
Ieri, camminando da solo, ho avuto modo di pensare: i pisani furono marchiati dal Giusti, poeta, che scrisse…”i pisani un’enno adatti ad andà per il mondo a strapazzassi” e da lì nacque “La Strapazzata”.
I Lucchesi sembrano restii a muoversi dalla provincia. E questa è una novità perché tutti sanno che quando Cristoforo, il Colombo, sbarcò in America trovò due lucchesi che vendevano gli stucchini, i famosi personaggi del Natale in gesso. E allora mi è venuto alla mente che nel tempo sono stati invogliati a non farlo e di come “allora” i dirigenti del Trofeo Lucchese organizzassero il famoso “caffè sulle Mura” un euro di partecipazione, un caffè, e marcia buona, quando nel loro calendario c’era un buco.
Questo per non mandare i loro iscritti fuori provincia, dove il lupo era in agguato e avrebbe potuto portarli su cattive strade. Ebbene a Lucca, già rinomata per la sua parsimoniosa economia, sembrano ora meno adatti a strapazzassi. Ma per il bene che nutro per il mio territorio spero che questo sia un “cattivo pensiero”.
E allora grazie e un abbraccio a tutti gli Spensierati
Andrea Bartalesi
