Intanto vediamo che cosa è questa maratona.
La SuperMaratona dell’Etna – un grande evento sportivo a carattere internazionale, mai realizzato prima a livello mondiale – è la corsa podistica su unico tracciato, con il più alto dislivello al mondo. Dopo la partenza fissata sulle rive del Mar Ionio, da Marina di Cottone (Comune di Fiumefreddo), gli atleti potranno toccare la vetta dell’Etna, il vulcano attivo più alto d’Europa. Tremila sono i metri di dislivello spalmati su un percorso di poco superiore a quello dei “mitici” 42,195 chilometri, corrispondenti alla distanza della maratona.
La particolarità di questo tipo di manifestazione, oltre al dislivello che dovrà essere affrontato, riguarda sia la possibilità di compiere l’impresa muovendosi su un tracciato non eccessivamente lungo che porterà i vari atleti da quota zero fino a tremila, sia il contesto all’interno del quale esso si sviluppa e cioè uno dei luoghi più conosciuti e affascinanti dell’intero territorio italiano: il vulcano dell’Etna.
L’impresa, registrata all’interno degli annali della Federazione Italiana di Atletica Leggera e la cui prima edizione è stata inserita all’interno del libro del Guinness dei primati come gara con il maggior dislivello su unico tracciato mai realizzata, sarà un evento di eccezionale importanza. L’undicesima edizione della “SuperMaratona dell’Etna – da zero a tremila” si svolgerà Il giorno 10 giugno 2017.
Alla partenza ogni singolo concorrente avrà la possibilità di lasciare su un apposito mezzo (debitamente contrassegnato) due zaini contenenti altrettanti cambi.
Il primo, con indumenti consigliati per alta quota (giacca anti vento), sarà depositato al cambio di Piano Provenzana (quota 1800); il secondo, contenente indumenti per il fine gara, verrà portato all’arrivo (quota 3000).
Entrambi gli zaini dovranno essere identificati con i mini-pettorali di riferimento che saranno consegnati agli atleti al momento del ritiro del pacco gara.
Il Comitato Organizzatore declina ogni responsabilità per la custodia degli zaini contenenti gli indumenti.
Dopo quota 1800, qual’ora fosse possibile, il Comitato Organizzatore, consiglia di attrezzarsi con il ristoro al seguito.
IMPORTANTE: da Piano Provenzana (quota 1800) e fino a quota tremila si transita ESCLUSIVAMENTE con veicoli autorizzati.
Ecco ora che sappiamo di cosa si trattava vi posso dire che GINO PANNOCCHIA è arrivato PRIMO DI CATEGORIA ED E' SALITO SUL PODIO!!!!
UMBERTO NON E' SALITO SUL PODIO MA ERA LI' E SE LO SAREBBE MERITATO IL PODIO. mA CI SONO 3 POSTI SOLI...SUL PODIO.
Grandissimi. Vediamo le foto che ho raccattato su FB
questo è l'arrivo...lunare..il nero lavico che contrasta con il cielo azzurro...fra i due elementi e colori...il rosso dell'arco ein terra il celeste del tappeno, quasi unportare sull'Etna il cielo...che è così vicino.
tutto è cominciato da qui e perchè non ci fossero dubbi...si ma...si fa presto a parlare di 3000 metri...ecco questo è il mare. Zero assoluto. Poi si parte e ogni metro è conquistato.
sicuramente vinceremo...più tardi...non all'alba come nella Turandot...
ognuno ha i suoi segni scaramantici.
Umberto più che verso l'Etna sembra in partenza per la Legione Straniera. Ha anche un gilet rosso che ha un che di scaramantico...
e noi guardiamo le foto mitiche dell'Etna. Aspettateci...arriveremo...
24 km
il 27° lo avevano già visto prima
eccoci al nero della terra, alla lava che da rossa si è trasformata in una distesa informe e nera, come io immagino l'inferno...
e contro il nero si stagliano i concorrenti che guadagnano passo dopo passo l'altezza.
dietro queste immagini, un dito che pigiando scatta, degli occhi che guardano, una fornte che suda, un cuore che batte e vuole arrivare
eccoci...il bianco della nuvola per farti vedere la sommità del monte...
e i nostri due e l'Atletica Porcari, che dopo la Muraglia Cinese, ha voluto andare sull'Etna, cambiano gli attori, ma restano grandissime imprese.
e Gino esulta sul podio. Dalla Versilia, con l'Atletica Porcari in cima all'Etna. Grande, immenso Gino. Una persona perbene, un ragazzo semplice che sa cosa vuole, generoso, insostituibile.
il pettorale di Gino, l'albergo...un numero ben augurante... e la medaglia, ormai ricordi esaltanti.
Grazie Umberto, grazie Gino per averci portato a 3000 metri con voi.
Andrea Bartalesi