Ricordo con piacere questa bella marcia di Guasticce. Ne ricordo il percorso così bene che indubbiamente mi deve aver colpito quando qualche anno fa (era la prima edizione) vi ho partecipato. Il lago che viene cercato, trovato e circunnavigato (a piedi chiaramente). l'aria di quei luoghi, la luce che ieri doveva essere immensa. Quel ritornare indietro, il vedere chi corre incontro a te, il ritornare in cima alla salita e andar per boschetti e i campi coltivati, con le colline che qui sono un luogo comune di normale bellezza, come sui banchi dei brigidini alle fiere i croccanti caldi e profumati.
Purtroppo ieri c'erano 3 marce, ognuna per il suo trofeo e oltre a Lammari e Guasticce anche la Castelfranco Montefalcone Castelfranco avrebbe meritato. Spero che se un giorno al nostro Creatore venisse voglia di rimandarci al mondo ci dai il dono dell'ubiquità, di poter essere in diversi luoghi nello stesso momento.
Vediamoci le belle foto che ci manda Mario, attento con il suo estro e la sua arte a riportare momenti di noi podisti.
un'alba rossa accoglie il podista mattiniero
e Lisena prima di travestirsi da iuventina (quasi fosse un vanto)
le colline punteggiate dai cipressi
questi saranno soldati?
e i cipressi, punti esclamativi, per i sorrisi di volti conosciuti
ma il podista vero è solo con la sua sete di nuovi spazi
il dubbio amletico di Lisena davanti al dolce o al salato
Mario nel dubbio ha scelto l'Italia
le Aquile mattiniere di Prato
come le pisane possano essere belle, quando sono belle
e felici con il pollice alzato
ed ecco il secondo lago
lo spettacolo di Lisena, prima si ricorda di essere una donna e ci fa vedere la coscia ardita, ma subito gli sovviene di essere una signora e allora....
e con la cartolina di Mario lo salutiamo e lo ringraziamo. Le altre foto nella gallery
Andrea Bartalesi