Stamani passando dal centro ho incontrato un Babbo Natale seduto fuori da un negozio. Aveva scarpe pesanti e le teneva sospese da terra come chi ha un dolore da fatica o forse, potrebbe darsi, anche da reumatismi, artrosi o altre belle cose che porta l'età.
Il viso, gioviale come sempre, dava segni di stanchezza. I suoi occhi chiari sembravano illanguidire su quelle gote rosse fittizie, incorniciate da i buccoli bianchi e baffoni trattati con il Grecian 2000.
Mi è sembrato anche demotivato, tipo pensare ...mi do tanto da fare per chi?... e anche ...come faccio a stare ai passi con i tempi? io ero affezionato ai miei camioncini di legno lucido, blu e rosso, ai miei cavallini a dondolo... ho dovuto fare un corso di cinese e coreano, già sapevo perfettamente l'inglese e il giapponese, smartphone, play station...mi arrivano letterine con richieste che non riesco a decifrare...sono vecchio...SONO VECCHIO...e ho fatto un corso di aggiornamento con i miei fidati elfi ma...
E' stanco il nostro Babbo Natale e forse anche per motivi che non può dire al primo che passa. Aveva un cestino sulle ginocchia con delle caramelle, non capivo se per gli amici o i bambini che passavano o forse che gli avevanao dato i passanti per confortarlo.
Certo non aspettatevi molto la notte di Natale, la vedo dura, così messo male arrampicarsi per i camini o scenderne...
Cari amici ... ognuno si rimbocchi le maniche sulle braccia per i desideri che ha, è finito il tempo delle cose che piovono dal cielo.
E se proprio uno è un romantico scanzafatiche può sempre contare e aspettare la Befana...
Auguri a tutti di serenità interiore...e non mangiate troppo.
Andrea