""La Casa di Nazareth è un complesso sacro di Pescia. Nata come chiesa di Castello, poi convento fortificato di San Francesco di Paola, dal 1981 ospita la comunità dell'Opera famiglia di Nazareth.
In posizione dominante sull'abitato di Pescia, esisteva qui anticamente la comunità monastica di Sant'Andrea del Castello, confinante con le mura occidentali della città e dotata di proprie fortificazioni suppletive, vicine all'antico castello oggi non più esistente. Nel primo Settecento vi si insediarono i Minimi di san Francesco di Paola, che dal 1719 diedero il via a un completo rinnovo della struttura, su progetto dell'architetto Antonio Tani.
La chiesa si trova in posizione dominante, preceduta da una lunga scalinata e da un portico, con lunette affrescate con le storie della vita di San Francesco di Paola. All'interno si trovano alcuni stucchi settecenteschi e tele coeve, come quelle di Benedetto Orsi (Madonna e santi), di Innocenzo Ansaldi (Morte di sant'Andrea Avellino), ecc.
Lavori di ammodernamento si ebbero anche negli anni cinquanta del Novecento, quando fu rifatto il coro e vennero create le vetrate, che sostituirono quelle andate distrutte durante la guerra.
Nella parte posteriore del convento è possibile osservare i resti delle strutture difensive che si uniscono alle mura della città.""
Questo è quello che ho trovato su wikipedia.
Ma io Claudio e Sergio abbiamo voluto saggiare il sentiero che, passando di lato al complesso monastico si inerpica verso Monte a Pescia.
Sentiero di ottimo stato, pietre squadrate e scarpellinate, ti fa riflettere su quante cose belle ci sono al mondo e di come l'erba se ne stia in agguato per inghiottirle.
Veramente un sentiero da fare per gli appassionati.
Arrivati a Monte a Pescia, abbiamo continuato verso la sommità el tracciato del percorso lungo della marcia di Pescia, siamo scesi a Collodi e, attraversato la cittadina, sempre con il sentiero conosciuto siamo tornati a Pescia. Facendo un giretto nella piazza dove c'era il mercato antiquariato (PESCIA ANTIQUA) e un'occhiata al Duomo, siamo tornati al vecchio Mercato dei Fiori con 18 km abbondanti.