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IL GIRO DEI COLLI TERMALI serv di Andrea

04/04/2018

a cura di Andrea Bartalesi

Ancora un appuntamento al quale non potevo mancare, il Giro dei Colli Termali a Bagni di Lucca. Quest'anno tocca alla Chiesina di Sant'Anna. Andiamo per Granaiola e Monti di Villa, andiamo a vedere il Rondinaio innevato e Montefegatesi oltre il reticolo di rami spogli.

La salita iniziale è ogni anno più ritta: si deve essere innescato un processo che con il tempo i monti diventano più monti e le strade per raggiungerli si devono adeguare, anche se qualcuno sussurra lieve che forse sono i nostri occhi a vederli così, occhi e le gambe che hanno l'ardore della gioventù, ma la forza degli anni che in Comune, se mai qualcuno li dimenticasse, c'è sempre qualcuno a tenere bene il conto e gli orologi sgranano gli anni e perfino i secondi.

Ma noi andiamo e arrivare a Granaiola con quella chiesa nera nel controluce è già una gioia. Il sentiero devia nei boschi e ci porta a collegarci con la vecchia strada pietrosa che partendo dalla Pieve gira il colle forse scendendo...chissà dove porterà... Noi a un tratto prendiamo un sentiero nel bosco e dopo alcuni sospiri arriviamo al Romitorio di San Bartolomeo. Alla nostra sinistra la Fegana si srotola come una pezzuola di contdino: Vitiana e Tereglio diventano ricami sul verde e l'Orrido di Botri, visto da quassù sembra la cosa più naturale del mondo.

Entriamo a Monti di Villa come I Saraceni entravano nei paesi affacciati sul mare: silenziosi e solo il nostro respiro rumoreggia nell'aria frizzante. Un Crocifisso fa da sentinella. Alcuni uomini lavorano al sole, voci, un rumore noioso di motosega, il ristoro dove la porchetta se ne sta muta con un pugnale nel petto. Guardiamo l'Appennino, riconosco  il Rondinaio, dietro c'è il Giovo e a destra le Tre Potenze. Belle, tute bianche.

Saliamo su un sentiero nuovo per me, e ce ne andiamo alla Chiesina di Sant'Anna. Il tempo per un biscotto garfagnino e riparto per salire sui colli dei castagni.

Una luce ci accoglie, fra queste dita ossute che indicano il cielo, fruste di castagni enormi, e mi sento inondato di luce, quasi immerso nella luce e immagino che gli Argonauti, conduttori di stelle con o senza coda, ci osservino dai loro carri, che noi non possiamo vedere per la tanta luce che ci regala il Sole.

Scendiamo velocemente verso il campanile di Monti di Villa, infilato come un bastone in terra, tanto che ne avanzano solo le monofore con le campane...e poi al Rifugio Fiori un giro-bao per farci vedere che è aperto, ci danno ancora un biscotto e via, scendiamo verso Granaiola. Gli Alpini ancra insistono a tagliare il mallegato e gli affettati.

Scelgo due fette di pane e prosciutto che mi deliziano il palato e mi accingo ad affrontare la discesa ripida fra terrazze di campi e improvvise abetaie. Arrivare a Fornoli è ancora lunga, ma già ci dispiace.

Prendo il premio che sento di meritare, un bicchiere di tè e via a casa che è già tardi.

Un grazie agli organizzatori, che come ogni anno ci viziano e ci coccolano. Un saluto alla Renza e alle sue donne, alle sorelle Fogli, a Graziano Serafini.

Andrea Bartalesi

Ecco alcune foto

 

oltre la valle della Lima, 

Granaiola

San Bartolomeo

il Crocefisso ci accoglie a Monti di Villa

ol'Appennino... a sx il Giovo, in centro il Rondinaio (il nostro Cervino)

il ristoro con la porchetta

Tereglio oltre l'Orrido

la Chiesina di Sant'Anna

Montefegatesi oltre il reticolo di rami

arriviamo ai castagni

piante enormi ci fanno sentire piccoli al cospetto del cielo infinito

il campanile di Monti di Villa

tartarughe a Pieve di Monti

gli Alpini che affettano, affettano, affettano