Sabato 3 agosto eravamo a Curon sul Lago di Resia per il famoso Giro del Lago appunto.
Il viaggio, interminabile, cominciato la mattina presto, con le code vacanziere, diventava ancora più impegnativo lasciata Merano e arrampicandoci verso il Passo Resia. Sembrava che a tutti fosse venuta la stessa idea di andare in quella splendida regione al confine con l'Austria, o sullo Stelvio o a Solda o sull'Ortles. O forse semplicemente che molti dei 3500 partecipanti alla corsa che sarebbe partita nel pomeriggio alle 17.00 venivano su insieme a noi.
Arrivati a Curon, il famoso campanile piantato nel lago, con il segno che indicava che il livello del lago è più basso del solito. Grandi prati a bordo lago, Una stenderia di archi, tendoni, scale, tribune, Ci siamo sentiti subito in una manifestazione "grande".
La partenza veniva data alle 17.00 ogni 5 minuti secondo i propri limiti e personali. A mezzogiorno mangiamo nel tendone dell'organizzazione con una infinità di tavoli, ragazzi che si davano da fare, pastasciutta e un po' di dolce. Qualcuno esagerava con la pasta. Poi in albergo a sistemare le cose. Alle 16.00 eravamo di nuovo a Curon. I prati erano già tutti pieni di auto, tutte allineate, con il giusto passaggio fra le file. Sembrava di essere in Austria!!!
Parcheggiamo nel verde e già l'altoparlate ci riempiva le orecchie, mega schermi, tribune, gente che coreva di qua e chi di là. Qualcuno lungo il lago, gli altri nei campi. Cominciavano le prime partenze. Poi alle 17.19 tocca a noi. Evitiamo l'ultima mandata delle 17.25 perchè tutti con i bastoncini e sarebbe stato difficile correre negli stretti sentieri.
Alle 17.20 una bella foto e partiamo caracollando. Il lago ha un perimetro di 15 km e 300 metri. Si parte in seenso orario nei prati fra la statale e il lago. Arriviamo a metà al termine del lago dove una chiusa lo definisce e giriamo intorno per risalire a Resia. La strada stretta da bike, un po' in asfalto un po' sterrata sale e scende a borgo lago, la cosa si fa ura. Partiti a tutta in barba alla non competitiva, è tutto un riprendere gente, donne (quante donne!!!). Ogni tanto un'attrattiva, qualcuno suona, campanacci di vacche che dondolano in mano agli aurlatori di "hop - hop - hop". Arriviamo a Resia. Mondo cane,km. 12, mancano ancora tre km e tre!!! Infatti Curon lo vediam lcon il suo campanile e lo sventolare di bandiere.
Arriviamo. Bella corsa, dura perchè non è possibile farla non competitiva, tutti vanno, ti portano, ti trascinano.
I prati sono pieni di gente che ha corso, che sta correndo, che sta arrivando che sta cercando da bere, il premio promesso. Un giubbino più che un impermiabilino, bellino, giallino tipo marlia, tutti lo indossano. E' sponsorizzato dalla banca. Tanta gente, l'altoparlante continua a far festa a chi sta arrivando.
Cominciamo a ritrovarci a cercare le mogli, a andare a bere un po' di acqua, a mangiare un pezzo di banana.
Poi con calma troveremo i difetti, noi che veniamo dalla culla del podismo, noi che siamo all'avanguardia i difetti ci saltano subito agli occhi.
Nei ristori lungo il percorso sia l'acqua che la bevanda salina-energetica erano in grossi recipienti. I ragazzi per riempire i bicchieri ne prendevano due alla volta infilandoci dentro le dita e li immergevano nei contenitori. Ovvio che ci infilavano le dita. Ma noi siamo passat così dietro che speriamo le dita piano piano si siano pulite, se erano sporche. Sergio giurava di aver visto ragazzi raccogliere i bicchieri per terra.
Insomma è passata più di una settimana e siamo ancora vivi quindi va bene così.
La mattina dopo siamo andati al lago. Stavano smontando tutto. Un bilico della Forst (birra) aveva caricato tutti i tavoli del tendone, altri smontavano le strutture. Il moeriggio era rimasto pochissimo. Sui prati erano rimaste le tracce del parcheggio, i segi come guide dove erano passate le auto. Ma sopra di loro giravano impazziti gli spruzzatori che annacquavano. Perchè dovete sapere che i quei posti annacquano anche quando piove!!!!