“”E anche New York City Marathon è andata!
2 ore 55 minuti 5 secondi, speravo in un tempo un po' migliore ma, mi sono mancati ultimi 7 km.
Sarà stato il caldo, veramente fuori dal normale considerando che avevano allestito docce lungo il percorso per rinfrescarsi e davano buste di ghiaccio da mettere sul collo, o la non perfetta alimentazione che qui è veramente difficile, però va bene lo stesso e poi non dimentichiamo che invecchio anche io...comunque contentissimo di averlafatta, veramente spettacolare.
Ora relax e recupero!””
Questo è il messaggio mandato da Marco subito dopo la Maratona.
Complimenti Marco, complimenti per aver portato a termine una maratona importante, che hai corso preparandoti, ma non trascurando il raccolto delle ulive e la produzione dell’olio.
Ti sento un po' scontento (però va bene lo stesso, lo dice) per il risultato. Ovviamente il tuo valore di atleta è superiore, ma in definitiva quella maratona è una manifestazione ormai molto vacanziera, va bevuta a piccoli sorsi, assaggiando e gustando il liquido ambrato, diventato molto caro anno dopo anno.
Sei arrivato 431° (15° italiano), su un totale di 47.743 arrivati. Iscritti 55.000. (questi risultati ti dicono come viene corsa)
Vuol dire partire e stare attenti a dove metti i piedi, anche se per i motivi di cui sopra, i tempi medi di percorrenza sono alti. Vuol dire mangiare quel che trovi e con curiosità, I tempi si fanno a Firenze, dormendo la notte nel solito letto dove dormi ogni sera, mangiando quello che ci vuole, facendo colazione a casa, con la dovuta distanza di tempo dalla partenza.
Insomma Marco, puoi tornare a casa, siamo contentissimi di te!!!
(mi riferisco a una battuta d’altri tempi di Toschi Felice che, saputo i risultati di un amico, disse “Nemmeno tornare in Italia”) Grande Felice.
E poi hai portato la nostra maglietta all’arrivo, e tieni conto che noi soci dell’Atletica Porcari siamo orgogliosi di te.
Andrea Bartalesi
