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IL PELLEGRINAGGIO nel racconto di Francesca

14/05/2012

a cura di Francesca Lazzareschi

 

 

 

 

Resoconto di “Una giornata particolare”

 

Come è noto a molti, l’Atletica Porcari non solo organizza la famosa "Porcari Corre", è presente sulle marce non competitive del sabato e della domenica, partecipa alle tante maratone e gare competitive, ma si occupa anche di volontariato e di beneficenza.

In sintonia con lo spirito di aggregazione che caratterizza questo gruppo podistico nel mese di maggio organizza un pellegrinaggio al Santuario del Belvedere a Gragnano.

Sappiamo che il mese di maggio è il mese dedicato a Maria e alla preghiera.

Il pellegrinaggio, è appunto, un modo particolare di pregare percorrendo sentieri e vecchie strade, è un forte momento di unione che spinge alla riflessione e alla meditazione.

Alcuni cenni storici:

il pellegrinaggio, per i Cristiani, diventa la meta di un viaggio spirituale nel desiderio di conoscere i luoghi dove Gesù visse, predicò e morì.

Si andava per cercare la Croce, i chiodi, la tunica di Cristo, la Scala Santa o per ripercorrere i luoghi della sua sofferenza. A mano a mano che il culto cristiano si espandeva, cresceva anche la devozione per gli Apostoli Pietro e Paolo, martirizzati a Roma e ritenuti i fondatori della Chiesa. Così Roma divenne la città benedetta.

Dal 500 fino verso l'anno 1000 il pellegrinaggio era un fenomeno prevalentemente individuale; dopo l’anno mille, invece, prende corpo quello collettivo, organizzato secondo canoni precisi, preparato e quindi meno rischioso. Si andava in viaggio per espiare una penitenza o i peccati di una certa gravità; il pellegrino aveva così l’opportunità di sciogliere un voto e di visitare anche i luoghi di culto. Divenne una pratica non solo dei poveri ma anche delle classi sociali più elevate come pratica di penitenza e di riscatto morale.

Erano invitati a questa spensierata giornata di riflessione e di preghiera non solo i soci dell’Atletica Porcari ma anche amici, marciatori di altri gruppi podistici e i ragazzi del catechismo della Parrocchia S. Giusto di Porcari con le loro insegnanti e genitori.

Lungo il percorso due fermate: la prima, nei pressi della Torretta, per la benedizione dei campi, dei prati e dei pascoli e la seconda, al lago del Marchi, per la benedizione delle acque.

Il numeroso gruppo, di circa 240 partecipanti, arrivato a Gragnano ha partecipato alla Santa Messa celebrata da Don Giuseppe nel famoso Santuario del Belvedere.

Si racconta che fosse stato costruito dove sorgeva il castello della famiglia dei Porcaresi e distrutto dai Lucchesi nei primi anni del 1200.

Il Santuario è stato costruito intorno al 1600 ed ha subito varie modifiche: nel 1642 è stato ampliato e nel 1902 è stato ricostruito.

Ma ciò caratterizza questo splendido luogo, in cui è impossibile non soffermarsi a meditare, è la Madonna con il Bambino.

La leggenda narra che una giovane donna, osservando la collina del Belvedere, notò una luce brillante e intensa. Recatasi sul posto cominciò a scavare con l'aiuto di altre persone fino a ritrovare, tra le radici di una quercia,  la statua della Madonna, che per due secoli era rimasta nascosta tra le rovine del castello distrutto dai fiorentini.

La giornata è terminata con un bel ristoro e pacco finale per tutti i partecipanti.

Ciò che ha rallegrato maggiormente gli organizzatori è stata l’allegria e la gioia con cui i ragazzi hanno raccolto l’idea di partecipare a questa giornata.

Con le loro magliette colorate, che ognuno ha personalizzato con disegni e scritte e i palloncini colorati, hanno ascoltato con pazienza e curiosità il racconto che Don Citti ha fatto, a loro e a tutti i partecipanti, sulla storia del Santuario e della Madonna col Bambino.

Con il loro sorriso ed entusiasmo hanno rafforzato l’idea che questa iniziativa merita di non perdersi ma di essere ripetuta negli anni avvenire con lo stesso spirito con cui ha preso il via alcuni anni fa: la prima volta nel 2001.

Concludendo l’Atletica Porcari ringrazia tutti i partecipanti, i ragazzi del catechismo, i loro genitori, le insegnanti, Don Citti, Don Giuseppe, il Sindaco Baccini e tutti i soci che hanno reso possibile questa giornata. Per ultimo, ma mai ultima. la Regina che ha donato le magliette che i ragazzi del catechismo hanno impreziosito con i loro disegni. Un bel binomio, la Regina emblema del nostro territorio, del lavoro, della realtà che si abbina ai sogni dei ragazzi, alla loro fantasia.

Il ricavato dell’iscrizione è stato devoluto in parte come offerta al Santuario e in parte devoluto in beneficenza.

Arrivederci al prossimo anno!

Francesca