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IL PERCORSO DELLA BEATA foto di Andrea

27/02/2017

a cura di Andrea Bartalesi

Ieri, come lo scorso anno, sono sceso sul Percorso della Beata" allungando poi fino alla Chiesina di Mammoli, per farlo completo. Ecco cosa si legge sul sito dell'Hotel Villa Volpi.

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Il Percorso della Beata è il tragitto che la Beata M.D.Brun Barbantini percorreva quotidianamente due volte al giorno per andare a pregare nella chiesa di S.Ginese di Mammoli distante un miglio da Villa Volpi, prima di iniziare i lavori di restauro della villa con il riassetto della chiesina interna e l'ampliamento laterale della sacrestia in modo da eliminare il forte incomodo.

Premesso che numerose sorgenti e risorgive, ancora vive nei ricordi di molti, sono inevitabilmente scomparse nel tempo a seguito di urbanizzazioni o perchè intubate, la Sorgente del Lupo si è invece conservata integra a Mastiano dove è possibile bere direttamente dalla fonte ed utizzata come acqua potabile dal paese prima della venuta dell'acquedotto.


Un flusso di acqua naturale sorgiva che sgorga da sorgenti in quota da Montecatino e raccolta in un vecchio lavatoio, utilizzato una volta dai paesani di Mastiano per il lavaggio dei panni, è il luogo dove i visitatori potranno rilassarsi sotto l'ombra degli ulivi tra il verde delle felci.


La cosa sorprendente è che questa meraviglia naturale, anche se popolare tra i locali, è appena accennata nelle guide turistiche.

Forse perché la Sorgente del Lupo, è veramente fuori dai sentieri battuti dal turismo di massa.


Bisogna camminare lungo una strada sterrata di campagna, giungere fino a un vecchio marcatore in legno e dopo una breve escursione in un boschetto di quercie incontrare la sorgente.

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Il sentiero è piacevole, scende giù in un uliveto ed è segnalato dai lampioni con palle bianche. La sorgtente del Lupo ha proprio la scala per poter salire e scavalcare il bordo e tuffarsi dentro. Ora l'acqua è sporca, erba e fieno che lavorando alla pulizia dei prati si sono depositati sull'acqua. Sono riuscito a trovare il beneficio che dovrebbe fare a tuffarsi nella sorgente del Lupo. Chi vuole può leggerlo dopo le foto.

La salita alla chiesa e al Castello è segnato con i lampioni, ma forse ho perso un lampione perchè nella parte alta mi sono accorto di aver sbagliato qualche cosa. Bellissima sensazione trovarci su questo "termine" a strapiombo sulle vallette che degradano verso Ponte a Moriano.

Ecco le foto che ho fatto

i puntini in alto, sono i podisti che continuavano a passare dalla strada

lungo il sentiero i resti di una recentissima potatura dei piccoli ulivi

ecco la Sorgente del Lupo

ecco l'ascesa al castello di Mammoli

il pozzo in controluce

 

e scendendo...un cancelletto e una pianta di arance

 

 

Ecco le leggende e le vere storie collegate a questo luogo (ringrazio il sito della Villa Volpi per la documentazione riportata)

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Terme con Idroterapia

La Sorgente del Lupo, fonte di acqua naturale, è situata nei pressi del piccolo borgo di Mammoli, 7 Km dalla città di Lucca in Toscana.


La denominazione attuale risale tra la fine dell’ottocento e l’inizio del novecento; la leggenda vuole che nelle selve tra Lucca e Camaiore viveva un uomo denominato "uomo lupo" poiché abitava nel bosco alla stato brado con un fucile a tracolla e a causa di una forte deformazione del torace dovuta ad alterazioni ipercifotiche aveva prodotto una protuberanza della spina dorsale denominata volgarmente "gobba" in modo così accentuato da far cambiare la postura e camminare a 4 zampe in modo così veloce da scambiarlo per un lupo.
Una sera all’imbrunire i paesani di Mammoli e di Mastiano che andavano ogni giorno a lavare i panni al vecchio lavatoio di fianco alla sorgente, concesso in utilizzo da parte della Beata M.D.Barbantini, trovarono l’uomo lupo alla sorgente e scoprirono che ogni giorno partiva da Mirabello sopra Passo Lucese e scendeva per abbeverarsi a questa fonte naturale e da quel giorno la denominarono "Sorgente del Lupo".

L’acqua della Sorgente del Lupo, come detto pocanzi, alimenta un vecchio lavatoio, anticamente utilizzato per bagni termali e curativi in acqua fredda naturale come rammentato in tre pergamene lucchesi del 1072, 1075 e del 1078, una delle quali relativa a un lodo dato nell’episcopio di Lucca sulla lite vertente tra Anselmo vescovo e Itta vedova d’Ildebrando figlio di Guido relativa alla contesa giurisdizione sul castello e corte di Mammoli e Moriano.


Il vecchio lavatoio è inserito all’interno del "Percorso della Beata" dedicato a M.D.Brun Barbantini facilmente raggiungibile a piedi tramite questo percorso sia dall’Hotel Villa Volpi che dalla Suite Accommodation che collega anche tra loro le due strutture ricettive ed oggi offre l’opportunità agli ospiti di immergersi nell'acqua che sgorga ad una temperatura di circa 12 °C e una mineralizzazione molto scarsa (0,186 g/l) da essere classificata come oligominerale ed utilizzata per l’idroterapia.
 

L'idroterapia sfrutta le proprietà chimiche e fisiche dell'acqua, servendosi di alcuni strumenti meccanici ed è impiegata nel trattamento di molte patologie, grazie alle sue proprietà in grado di riabilitare diverse funzionalità corporee.

In particolare utilizza l'azione dell'acqua attraverso gli stimoli termici sul corpo servendosi di alcuni strumenti meccanici come le vasche di acqua fredda che, combinando l’azione del freddo ai getti idrici, consentono di distendere i muscoli e riattivare la circolazione


La storia del "Percorso della Beata" è menzionata in molti libri essendo il tragitto che?M.D.Brun Barbantini percorreva?quotidianamente due volte al giorno per andare a pregare nella?chiesa di S.Ginese di?Mammoli distante un miglio?dalla casa di campagna (oggi Hotel Villa Volpi) acquistata per far trascorrere le ferie alle consorelle esauste dalle fatiche del lavoro che consisteva nel vegliare le inferme e le moribonde, ed il continuo respirare aria malsana nei tuguri di miseria e di languore.

Sotto la chiesa di S.Ginese di Mammoli, oggi è situata l’altra struttura ricettiva denominata Castello di Mammoli,un tempo da loro utilizzata come casa dei mezzadri della Beata, ma precedentemente era il nucleo fortificato del castello di cui faceva parte anche la stessa chiesa come piccolo monastero come risulta visibile a tutt’oggi dai resti rinvenuti al suo interno.


In sostanza grazie a questo percorso è possibile per gli ospiti delle 3 strutture ricettive (Hotel Villa Volpi, Suite Accommodation eCastello di Mammoli di usufruire del vecchio lavatoio per bagni termali e per usi igienici e curativi in acqua fredda per idroterapia usufruendo di questa sorgente.

Andrea Bartalesi