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IL RACCONTO DI UN'AVVENTURA di Eupremio Romano

26/02/2010

a cura di Cinzia e Massi

Riceviamo dalle Puglie, dove felicemente sono rientrati i nostri amici, una storia fantastica e ve la proponiamo così tale e quale.
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"cose te laddhru mundu"

che tradotto letteralmente dal dialetto Salentino usato dai nostri nonni, sarebbe un'espressione di meraviglia unita a sorpresa, qualcosa da cui dubitare, da non credere, infatti malgrado il filmato più volte visto sul sito dell'Atletica Porcari, se non si partecipa ad un' evento del genere, puoi sforzarti a raccontare ma non rispecchia la realtà, e così quasi per gioco unito anche alla passione della corsa, in sei amici decidiamo di prendere parte alla prima non competitiva, quella appunto in programma il 21 febbraio scorso a Porcari.

Arrivati, i nostri amici Toscani conosciuti alla Firenze Marathon, ci accolgono festosi regalandoci un trattamento che il miglior albergo a 5 stelle risulterebbe offuscato al confronto, tanto che mi sentirei di consigliare l'assessore al turismo di Lucca e di Porcari che "Massi & Cinzia" andrebbero spediti alla BIT di Milano per la promozione del loro territorio.

Assunte le necessarie informazioni riguardo le modalità di partecipazione, la mattina successiva usciamo di buon'ora, la temperatura è gelida bisogna far ricorso al passamontagna, per arrivare al tavolo delle iscrizioni, non prima di avere fatto una ricca colazione in un bar, strada facendo s'incontrano molti gruppi di persone, chi iniziano il riscaldamento pre-gara, chi in tuta, chi col giubbotto, chi a braccetto fra di loro a passo svelto aveva già iniziato la marcia, per un' attimo mi viene in mente che la stessa andatura è quella portata dalle signore del nostro paese quando si recano la domenica mattina per ascoltare la messa e sono in ritardo, questo mi fa pensare quanto siamo indietro e quanto lavoro hanno dovuto fare gli organizzatori della "Porcari Corre" a mobilitare migliaia di persone, proprio quelle non più giovanissime a lasciare il caldo letto e mettersi in movimento.

 

Sul nastro di partenza ci aspettava Giuliana e Jerì il quale in ritardo arrivava unitamente ad un nostro conterraneo e alla ormai mitica Zoe (inutile dire che il tutto programmato da Cinzia, per non farci soffrire di solitudine nell'attraversare le colline Lucchesi) si decide insieme per il primo giro da 5km., per poi proseguire con quello da 25km., non mi dilungo oltre nei dettagli anche perché il tracciato è a Voi noto, ma le mie impressioni, almeno quelle lasciatemele raccontare, come quando arriviamo ad un ristoro e la prima cosa che salta agli occhi (almeno i miei) è lo "SNACK BAR RESTAURANT PER CANI"

 

 

per altro frequentatissimo, il ristoro (quello umano), munito di ogni ben di dio, dal The caldo, molto gradito, all'uovo a frittella con pancetta (cosa molto indigesta per le nostre abitudini mattutine, ma dal profumo inebriante) che solo l'impegno della corsa mi consiglia di proseguire,

 

 

 

 

altro scenario fantastico è quello che si apre con l'ingresso nel borgo di Montecarlo dove figuranti con vestiti medioevali tramite una catapulta mettono in atto un lancio di oggetti al passaggio dei corridori, anche qui oltre all'accoglienza della banda, non si può che ammirare i tanti vassoi stracolmi di bruschette con fagioli in salsa rossa e tanto vino, altri figuranti effettuano tiri con l'arco e una strega destinata ad essere messa sul rogo implora aiuto dall'interno di una gabbia appesa ad un albero, a malincuore proseguiamo la corsa fino ad arrivare al coloratissimo ristoro "L'energetico" con Cinzia & Massi dove veniamo accolti da un frastuono di grida e allegria,

 

 

qui la stanchezza domina, Cinzia cerca di tranquillizzarmi dicendo che le salite sono ormai finite (notizia risultata poi non vera), qui mi unisco alla metà del nostro gruppetto e decido di lasciare proseguire Luca e Claudio con Giuliana, Jerì il Brindisino e Zoe, da questo momento in avanti comincio a godermi veramente la gara, infatti insieme a Rita (mia moglie), Carmine e Fabiola si prosegue fermandoci a tutti i ristori ed assaggiando tutto ciò che essi offrono ed ecco finalmente inizio a consumare un bel vassoio di macedonia, l'ananas e una molteplicità di dolci in tutte le salse e come non notare il ristoro senza glutine, si prosegue, altro ristoro il "CHICCO" ove tra le tante specialità noto i pezzettini di cotognata, questo mi riporta a pensare alla "Cotognata Leccese" dolce tipico delle nostre terre, insieme all'ottimo Vin Santo del Bracciali distinto e gentile "ranocchio" che si presta volentieri a posare per una foto insieme a noi Ssi va ancora avanti fino ad arrivare dietro una curva al " QUERCIONE" dove fa bella mostra di se in tutta la sua maestosità, ancora sali e scendi fino al successivo ristoro del "Gran Caffè Torretta", dove delle gentili signore t'invitano a degustare un ottimo caffè espresso con la panna che unitamente al buccellato ai befanini ed il castagnaccio si continua ad ingurgitare, si prosegue in discesa poi ancora salite fino a Torretta qui si opta per il giro panoramico infatti questa postazione domina Porcari e si comincia a pregustare l'arrivo, ultimo tratto con le ali ai piedi qui ci vengono incontro i nostri amici che ci accompagnano fino al sospirato traguardo.

 

 

A questo punto ricordo l'invito fatto dal Gent.mo Sig. Bartalesi il quale in una precedente comunicazione mi annunciava incuriosendomi "a fine gara gusteremo un piatto di pasta RITTI" io inizialmente annuì senza capire il significato, fu successivamente Cinzia a spiegarmi che quel ritti era riferito alla posizione con la quale avremmo degustato tale piatto e così coinvolgendo tutto il gruppetto appena dopo una fugace doccia ci ritroviamo ad assaggiare un' ottimo piatto di penne al sugo.

A questo punto non resta che porgere a nome dell'A.S.D. Podistica Tuglie i complimenti a tutto lo staff con in testa il Presidente per la riuscita di un' evento forse unico nel suo genere con la promessa di coinvolgere un maggior numero di amici per la prossima edizione.

GRAZIE PORCARI per l'ospitalità e ancora grazie a tutti

Eupremio Romano

 

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Verrebbe da dire troppo buoni. Ripeto solo che a Porcari le cose fantastiche diventano vere e quelle vere, a volte, sono fantastiche.
Poi dobbiamo dire che della gentilezza di Cinzia e Massi non abbiamo nessun dubbio e quindi i ringraziamenti vanno girati quasi totalmente a loro.