Ieri i "telerompiamo" del Fedi hanno approfittato degli anelli di Alessandro Ferretti a Colle di Buggiano.
Ero curioso di vedere come il nostro amico Sandro, a suo tempo socio dell'Atletica Porcari, avesse organizzato questi percorsi circolari. Per i non edotti ricordo che sono percorsi segnati dove si può andare a camminare o correre quando vogliamo, di giorno o di notte, mattina o pomeriggio, lunedì o domenica. Cominciarono in alta Italia diversi anni fa, specialmente a seguito della organizzazione della FIASP di premi che prevedevano il percorrere di un certo numero di chilometri annui. Ovviamente, quelli della FIASP, hanno bisogno di un timbro sul libretto e questo veniva fatto in un bar, un alimentari, un'edicola sul percorso.
Eccoci con Claudio e Sergio a Colle. C'è solo una donna arrivata nel parcheggio insieme a noi. E' presto. Abbiamo deciso, fra le varie possibilità, si fare l'anello di 17 km trial e allora, visto che ci dicono essere segnati, partiamo subito. Saliamo a Colle e poi verso Massa e Cozzile, ma il percorso ci tiene a sinistra, saliamo e Claudio dice che dal Ferretti c'è da aspettarsi solo una bella sfaticata.
Non sto a raccontarvi il percorso, posso dirvi che i cartelli indicatori sono in bandierine di vario colore in metallo, colorate a fuoco, che dove è possibile in terra ci sono delle frecce originali, due line, verdi e blu, che finiscono con un punto nero. Poi prima delle deviazioni e variazioni percorsi veniamo avvisati da cartellini gialli, con ATTENZIONE e il motivo per cui dobbiamo stare attenti. Ogni tanto ci indicano la località dove siamo. Dopo la prima salita ci ritroviamo all'incrocio dove sbucano altri percorsi. e siamo immersi in una vegetazione silenziosa, in sentieri che ci meravigliamo di come possano essere senza pruni. Risaliamo su strade che sono di servizio a case isolate, oppure deviazioni su scorciatoie. Sempre in silenzio, tanto che fanno chiasso alcune voci che si indovinano lontano, o un abbaiare di un cane che magari ha visto un istrice. Podere dell'Istrice è qui vicino. Incontriamo il rumore di una cascatella d'acqua, querula, appena passati tutto tace, quasi una fotocellula facesse scorrere l'acqua solo in presenza umana.
Siamo saliti fino alla strada che da Malocchio va a Uzzano, siamo andati a vedere il ripietitore e poi in discesa verso il castello di Uzzano, appunto. Prima, però, poco prima una deviazione a sinistra ci riportava nel bosco e poi una breve asfaltata, a prendere quel bel sentiero che ti fa scendere velocemente a Stigliano. Qui scendiamo in pianura, al Borgo e saliamo verso Buggiano su un sentierino stretto e ripido che ti faceva riflettere sulla vita, sugli scopi, sugli amici, sulla brevità, insomma soffrivi, poi, ed eri quasi alla fine, l'attraversamento di Buggiano in tutta la sua altezza, tanto che arrivati alla fine mi veniva da pensare che il Ferretti, come Cyrano de Bergerac, personaggio di Rostand, quello brutto, con il nasone, quello innamorato di Rossana (anch'io un tempo mi piaceva la Rossana, la caramella, altri tempi) dicevo, Cyrano, che in fondo a un monologo "spadaccioso" minacciava "E AL FIN DELLA LICENZA IO TOCCO". Ecco che il Ferretti ci "toccava" con la punta della spada.
Stanco come si deve, ma felice. Grazie Ferretti, tu e chi ti ha aiutato avete fatto un'opera grandiosa. Unica pecca, che quasi mi dispiace rivelarla, ma lo faccio a fin di bene per migliorare il quasi perfetto: scendendo dalle Pianacce verso Uzzano, il bivio a sinistra, annunciato con due o tre ATTENZIONE, era poco segnalato, sebbene il simbolo sull'asfalto e il cartellino e la freccia indicatrice. Sei in discesa, chi corre corre, e poi se c'è il sole lo hai in faccia, fra le ombre delle foglie. I due miei amici non lo hanno visto. Io, tartarugoso, l'ho visto, ma perchè lo stavo aspettando dall'inizio della discesa.
Grazie alla festa che ci hanno fatto all'arrivo i tanti amici, grazie Daniele, Lisena,e domenica il Fedi li porta tutti al Monumento a Marlia.
Andrea Bartalesi
ed ecco alcune foto
Colle di Buggiano, a destra Massa, in alto la torre di Cozzile
Stigliano