Ina mattinata in tono con la stagione, cielo pieno di nuvole rigate da un azzurro pallido, quasi bianco, boschi nudi, acquitrini dove i cinghiali sguazzano.
E noi, cinghiali ante litteram, a cercare, con salti da antilope, di non bagnarsi i piedi (all'inizio) e di sporcare i calzini (dopo) e a ritornar bambini facendo schizzi (dopo).
Ma vediamo le belle foto di Mario, ovviamente alcune, le altre le trovane nella gallery.

Ci diamo un'occhiata in giro prima di partire

qualcuno ha in mente gli ultimi tanghi

ma bando alle ciance e andiamo

la prima salitella ci attende, come ogni anno, per dirci che siamo polvere e che polvere ritorneremo (più tardi possibile)

Mario ha incontrato un vecchio commilitone diquando fece la campagnia in Russia (fotografo) con Napoleone

lo spettacolo intorno rivela la stagione con i colori caldi (almeno loro) dell'autunno diventato inverno.

un omone di neve, gonfiato, nella su aboria

qualcuno si trova a spinger biciclette

ed altri accentuano con il loro sorriso il cartello che ci conferma dove siamo

ovviamente i piedi si incontrano in bozzi di fango

Cinzia, un po' schifosetta, si guarda intorno

ma viene distratta dalle fette di prosciutto tagliate dal Bandini con una scimitarra
ma la nostra amica ha ormai il chiodo fisso del fango...

Elisabetta e Mario cercano di fale forza....

e l'arrivo di Massi fa tornare tutto nella normalità

e Mario gli regala una foto di un'alba rossa

ma i cavalli sapranno apprezzare un'alba così?

e i colori di questa foto?
Speriamo di si, altrimenti si perdono una buona parte del bello della vita!
Grazie Mario






































