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LA CLASSICA MARATONINA DI PISTOIA serviizo di Claudio

25/03/2013

a cura di Claudio Landucci

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XXVI^ maratonina città di Pistoia
Si va sempre di corsa, ma prima o poi qualcuno si ferma, da pochi giorni un grandissimo dell' atletica leggera ci ha lasciati, forse il più grande campione che la nostra piccola Italia abbia mai avuto,Pietro Mennea e oggi con un poco di mestizia nel cuore e un piccolo segno di lutto al polso prendo parte alla ventiseiesima maratonina città di Pistoia, come sempre della partita è anche la fedele compagna di una vita e non solo di corsa la Caterina.
Questa è una gara che mi ha sempre respinto dal punto di vista del tempo di percorrenza, stante molte anomalie che vanno dal suo tracciato non propriamente pianeggiante, dal traffico mal veicolato, dai ristori posizionati in malo modo, ma oggi sento che farò bene, il tempo promette pioggia, ma non è freddo  (purtroppo),tutt'altro, fortunatamente ho il doppio cambio, sia invernale che estivo e in procinto di partire opto per il secondo, in corsa ringrazierò questa mia scelta.
Arriviamo abbastanza presto per non trovare la ressa al ritiro pettorali, comincia a scendere qualche goccia di acqua ma poi subito si attenua, poi smette e di qui alla fine della manifestazione non ne sentiremo più caderci addosso.
Sono tanti gli atleti o semplici podisti che si sono presentati al via di questa gara nonostante molte altre corse concomitanti sarà per questo che i nostri colori sono un granello di sabbia nel deserto, per fortuna tra quei pochi vi sono atleti di rango come JILALI Jamali, GIANNI Roberto, POLITANO Roberto, il sottoscritto, questi quelli che sono riuscito a vedere, oltre questi vi sono i colori dei vari amici che militano in altre formazioni e che mi hanno visto indossare anche se per poco la loro divisa, ancora Amici non legati da appartenenza societaria ma avversari di corsa che abbiamo imparato a conoscere ed apprezzare nelle varie manifestazioni che abbiamo frequentato.
Mi sto accorgendo di parlare di tutto ma non della corsa e allora per quel poco che vale spendo due parole per questa manifestazione, la partenza è fissata per le nove e trenta, già dieci minuti prima veniamo invitati a portarci dietro le transenne nei pressi dell' arco gonfiabile, stranamente sono in prima fila, a ridosso (fin troppo) dei top runners e questo mi serve per sentire bene le varie indicazioni dello speaker, siamo pigiati che quasi manca il respiro, non c'è possibilità alcuna di muoversi, oramai manca poco, il vociare degli atleti riesce quasi a soverchiare i possenti altoparlanti, da questi si preannuncia un minuto di silenzio in ricordo del grande MENNEA, questa volta viene sostanzialmente rispettato, dopo questo l' inno nazionale ed un primo sparo da parte dei giudici UISP per decretare la partenza dei Maratonabili, una volta che questi si sono avviati è la volta nostra, un segno della croce e si parte, la ricerca è sempre quella, stare con i palloncini dei novanta minuti, in avvio si procede a piccoli passi e nonostante sia in prima linea non subisco intralci, anche se qualcuno mi fa capire che quello non è il mio posto e prende il largo sgomitando un poco, fortunatamente nessuna caduta, come detto questo è un tracciato che non invita al miglioramento del tempo cronometrico (per me), la strada talvolta in leggera salita, passaggi sulla pista pedo ciclabile con paletti che se sei intruppato non vedi ma fortunatamente chi è davanti li segnala a chi segue, ristori non all' altezza della mole di podisti che sono presenti ed allora hai il tuo bel da fare per cercare di usufruirne senza intoppare nessuno e allo stesso modo cercando di perdere meno tempo possibile.

 

 

 

 

 

 

 

 

 

(Massimo Baldi s prepara alla partenza)

 

(Simone all'arrivo)

(Guido subito dopo)

(ecco gli amici di Antraccoli)

 

(

(la podista deve essere sempre felice)

 

(Caterina all'arrivo)

 


Il primo tratto di strada sono con un folto gruppo di atleti e dietro i palloncini dell' ora e ventiquattro minuti, o sono troppo avanti io o troppo indietro loro, il dilemma viene ben presto sciolto perché di lì a poco mi raggiungono e mi sorpassano i pace maker dei novanta minuti, memore della lezione dell' anno precedente non mi accodo subito dietro loro ma continuo il mio passo, pochi Km e forse per un loro rallentamento gli sono alle costole, la pattuglia di questi ultimi si è assottigliata, tutto procede bene fino al secondo ristoro, verso il nono Km, qui devo necessariamente fermarmi se voglio usufruire di un mezzo bicchiere  di acqua,orami, penso, anche questa volta me li perdo, così è anche se di poco saranno avanti, fino a perderli quasi di vista sul drittone finale dell' arrivo, questo pare non finire mai, il gonfiabile è sempre piccino e si staglia in lontananza contro il cielo grigio, finalmente si avvicina, riesco a scorgere il display del tempo, 1:29:59, ma manca ancora qualche metro ed anche oggi non è andata, per poco ma il tempo (un anno di più) ha avuto ragione su di me.
Come sempre terminata la mia gara mi apposto sul rettilineo di arrivo per fare qualche istantanea e per attendere la Caterina,dopo non rimane che portarsi al ristoro finale, oggi è presente anche uno spazio per la refezione dei celiaci e anche se preso d' assalto da troppi podisti che non volevano fare la coda al ristoro loro dedicato qualche briciola ce la hanno lasciata, adesso no rimane che cambiarci e portarci al palco della premiazioni per completare questa modesta cronaca,per il nostro gruppo si è piazzato al secondo posto JAMALI, 18^ posizione per Gianni Roberto, 20° posto tra i veterani di Landucci Claudio.
Buona edizione questa, molto ben gestito il traffico ed il famigerato mercato cittadino che poteva portare qualche inconveniente ai corridori non ha condizionato la gara, ben studiata la logistica dalle autorità cittadine e ben presidiato  dai vigli urbani, piccola pecca i ristori, che dovrebbero avere maggiori tavoli e più distanziati per non creare ingorghi, in fin dei conti anche chi è indietro è qui per correre.

 

 

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Grazie Claudio per le belle foto e tanti Auguri a te e Caterina. 

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