La terza domenica di marzo porta i podisti, che partecipano
al TPL, a Pescia per prendere parte alla marcia di Pinocchio che la locale AVIS organizza
da parecchi anni. La mattinata è grigia con minaccia di pioggia, fortunatamente evitata
(anche se cominciamo a sentirne la mancanza).
Il ritrovo di partenza, fissato nel vecchio Mercato dei Fiori, porta i partecipantia fare un giro
della città passando davanti al Duomo per poi ritornare in centro passando dentro il rione di S. Michele..
Da qui la strada comincia a salire. Costeggia il convento di Colleviti, e dopo aver
attraversato grandi oliveti, incrocia la strada che porta a Monte a Pescia. In questo punto è posta
la deviazione ed io decido di fare la 10. Conosco la zona e so che dovrò scarpinare assai prima di
arrivare nella parte alta di Collodi, dove, dalla fantasia di Lorenzini, è nato Pinocchio.
ecco una visita importante quasi un ritorno, la nostra Nicoletta che comincia ad assaporare l'aria delle manifestazioni in attesa dei Quattro Passi a Lappato
)ed ecco i nostri validi rappresentanti farle corona)
(ed ecco Fausto appostato per carpire una foto sensazionale dove ci sono io e Claudio)
(e l'amico Gino che ha captato profumo di novità)
(un leggero sbandamento nelle file: hanno visto gli scalini!)
(eccoli, come salire in Paradiso)
(il sentiero degli Elfi)
(puntuale il cartello ci avvisa: qui finisce il reale inizia il mondo delle favole, tutto può accadere, tutto è possibile))
la discesa dal paese, cancelli signorili, Collodi è anche questo)
(ristoro alle bbancarelle dove insieme al tè possiamo bere qualche pinocchietto dalla casacca rossa)
(oltre la strada continuano a scandere)
una bella foto di un gruppetto dell'Atletica Porcari)
(muri di pietra contengono partecipanti ammiccanti)
(la nostra esuberante amica mostra il segno di vittoria)
(e all'arrivo si cerca qualcosa da bere)
Faccio attenzione perché la ripida discesa, che passa davanti al castello Garzoni, è bagnata e
Rischio di cadere. Arrivo così davanti all'osteria del Gambero Rosso dove è posto il ristoro,
mi soffermo nel parco di ad osservare il monumento a Pinocchio ed alla Fatina, attraverso
la piazzetta con i mosaici che ripercorrono la storia del celebre burattino, entro dentro il
ventre della enorme balena e ritorno a Pescia poco dopo le dieci, soddisfatto di aver portato
a termine la camminata.
Queste sono alcuni momenti della camminata.
Fausto Martinelli
Grazie Fausto, le altre foto nella gallery
.