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LA DROSERA ROTUNDIFOLIA AL GALLENO di Claudio

13/09/2010

a cura di Claudio Landucci

vedi Gallery
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Dopo le fatiche di ieri, oggi nuova puntata podistica, per l'occasione siamo a Galleno in provincia di Firenze, la cui punta più estrema lambisce i confini della nostra provincia.
Qui siamo ospiti dell'omonimo gruppo sportivo il cui principale attore è un collega decantatore di cronache per un noto sito: l'amico Loris Neri che ultimamente si toglie alcuni sassolini dalle scarpe riguardo partenze anticipate, misurazioni dei percorsi, ristori e quant'altro, il che ci accomuna molto anche se ultimamente io ho lasciato un po' perdere.
La corsa odierna, visto il luogo che ci ospita, ad una prima occhiata non riluce di bellezze che possano gratificare la vista, poi però guardandosi bene intorno non saprei cosa possa esserci meglio di una corsa/passeggiata che dir si voglia nel bel mezzo di una natura rigogliosa e che ancora non si è vestita dei colori autunnali nonostante l'arietta frizzante del mattino preluda al  cambio di stagione.
Questa corsa ben si adatta, parlo del suo percorso lungo, alla preparazione delle prossime maratone cui molti emerodromi frequentatori di queste non competitive si prestano ad affrontare. Il suo tragitto, costellato da vari sali-scendi non impegnativi, la rende più che adatta alla bisogna, per questo a dispetto del tour de force del sabato precedente vi prendiamo parte.
Stavolta non abbiamo nessuno con cui condividere la fatica, sarà perché siamo partiti quasi alle 8:30 ed i più sono già partiti e forsanco arrivati, ma di questo oramai non ci curiamo (chissà perché comunque continuo a scriverlo),poche centinaia di metri su asfalto e poi siamo immersi nel verde rigoglioso del parco delle Cerbaie che per quest'anno non è stato stuprato dai piromani, bipedi evidentemente privi di cervello che trovano diletto in siffatta azione.


 Per i profani come me il nome Parco delle Cerbaie dice poco, facendo una ricerca si scopre che all'interno di detto parco si trova una varietà di pianta, la Drosera Rotundifolia, una pianta carnivora unica al mondo presente in questi luoghi fin dall'epoca delle glaciazioni quaternarie.
Non mi è facile trovare parole per descrivere questa corsa, anche perché come detto è la natura a farla da padrone, poche le uscite su asfalto, giusto l'indispensabile  per traversare il parco da una parte all'altra. Ovvio che la parte più suggestiva sia l'attraversamento della via Francigena, ancora oggi fortunatamente crocevia di viandanti e pellegrini, ed oggi anche noi semplici podisti calpestiamo queste antiche pietre e veniamo ristorati con una ciottola fumante di farro, una volta dono di DIO ed oggi relegato a sollazzo neanche tanto indispensabile ai passeggiatori domenicali avendo già assaporato del buon cibo nei ristori precedenti, ma questa è una caratteristica di questa passeggiata che tanto successo ha riscosso negli anni e che mi auguro continuerà per quelli a venire.
Per concludere, ancora una volta mi rammarico per l'inciviltà di alcuni, pochi per fortuna che si ostinano a gettare i bicchieri oltre i sacchi messi a loro disposizione ben oltre il tavolo dei ristori, la foto (mi sono limitato ad una) è stata scattata centinaia di metri dopo essersi sollazzati ed avere avuto ben sei sacchi dove poterli gettare. Un piccolo appunto è sulla misurazione del percorso, anche qui vedi foto la realtà è minore del dichiarato, se Garmin docet per una corsa vale anche per questa o sbaglio?
Spero di non essere incorso in nessun delitto di lesa Maestà mettendo nero su bianco i miei pensieri, non me ne vogliano gli organizzatori cui tra l'altro va sempre il mio ringraziamento più sincero ma questa è la mia indole e non intendo cambiarla. Scusate per l'invasione ma adesso me starò buono per una settimana,ci leggiamo alla prossima sempre per chi vorrà,ciao.
Claudio Landucci
 

 

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Per una volta pubblico l'articolo di Claudio così come sta, con una sola foto (le altre nella gallery) perchè questa pianta fotografata deve avere il risalto che si merita.

Grazie Claudio, per il tuo contributo