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LA MARCIA DELL'ORCINO servizio di Claudio

18/10/2011

a cura di Claudio Landucci

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15^ marcia dell' Orcino.
Finalmente ci siamo, no non parlo dell'odierna marcia ludico motoria che ci offrono puntualmente i vari trofei, ma mi riferisco al tanto atteso, almeno per me, cambio di stagione.
Almeno per quanto riguarda le prime ore del mattino pare che l'autunno sia arrivato e con lui i primi freddi, forse anche se con notevole ritardo la natura ha deciso di riprendere il sopravvento sulle leggerezze che l'essere umano continua imperterrito ad elargire al globo terracqueo.
Stamani l'aria è frizzante con una temperatura che si aggira sui tre gradi, abbiamo dovuto attendere la metà di Ottobre per sentire nuovamente sulla pelle quella sensazione di freddo che pareva non dovere giungere mai, forse qualcuno starà già rimpiangendo il caldo asfissiante ed innaturale che sin qui è stato ma io no, risentire le dita delle mani che si congelano, il freddo del vento che ci si para sulla faccia è una sensazione che mi mancava da troppo tempo ed allora ben venga la stagione invernale che così come tutte le altre è apportatrice di proprie peculiarità che non possono essere lunghe dodici mesi.

(un'alba rossa e fredda accoglieva i podisti)

(con una luna curiosa in cielo)

(segni di fede in questi boschi dove si perdevano i pellegrini, tanto che la campana di Altopascio suonava per chiamare chi ancora era per i campi e la sera scendeva paurosamente. La famosa campana detta "Smarrita")

(tracce di fuoco, di rinascita, di lotta continua)

 


Adesso basta, per tornare alla corsa odierna o come dir si voglia, marcia, passeggiata, sgambata, oggi siamo in quel di Orentano per la 15^ edizione della marcia dell' Orcino, famoso o famigerato brigante che infestava i boschi di questa zona, è un po di tempo che non partecipiamo a questa manifestazione, vuoi per gare concomitanti o più semplicemente per turno di lavoro, ed allora anche se smontante dalla nottata lavorativa decido comunque di portare sin qui le mie terga, non fosse altro per la relativa vicinanza a casa, infatti anche se in provincia di Pisa il paese che ci ospita e poco distante da Altopascio.

 

 

 

(pozzi vecchi ma non antichi)

(per chi cerca la Francigena)

 

 

(per chi cerca un ristoro)

(amiche che si incontrano, la Caterina e una podista di  Fornacette)

(i bicchieri, questi conosciuti)

 

(ecco la misurazione della 21 km)
Orentano e la sua marcia, niente di che, non cose meravigliose da ammirare, ma tanta natura e bosco, natura ora curata ora devastata da incendi quasi sicuramente di origine vandalica, natura che comunque piano piano rimargina le sue ferite ridonando nuova vita e verde la dove il colore nero del fuoco rimane monito della stupidità di parte del genere Umano.
Partiamo dalla palestra locale e dopo un tratto di asfalto troviamo ospitalità nel parco delle Cerbaie su sentieri che qualche minuscola freccia sbiadita dal tempo ci dice essere il percorso della via Francigena, ogni tanto attraversiamo qualche sperduta corte con le sue capanne diroccate, passiamo anche davanti la sede della Zizzi e poco dopo siamo all'ultimo ristoro, offerto come tutti gli anni dall'agriturismo Ponziani, quando arriviamo qui è segno che le nostre fatiche sono oramai giunte al termine, ancora due Km circa è taglieremo l'arco del Pisano da cui siamo partiti due ore prima, ritiriamo il pacco gara, meno male non la solita busta di pasta ma una confezione di riso.
Claudio Landucci