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LA MARCIA DI CAMIGLIANO servizio di Claudio

19/11/2013

a cura di Claudio Landucci

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Ancora una puntata nelle passeggiate domenicali offerteci dal T.P.L.. Per l' occasione siamo in quel di Camigliano pochi chilometri dalla magione per prendere parte alla sua ventiduesima edizione della Straparigi.
Manca una settimana alla maratona di Firenze e ancora risento dei postumi della ginocchiata di tre settimane orsono ed allora con una condizione approssimativa non rimane che testare la gamba in questa corsa che vede molta parte di se in salita ed altrettanta parte in discesa, forse non il terreno più adatto per saggiare la resistenza del ginocchio.
Essendo molto vicini a casa partiamo con sufficiente ritardo, tanto per non smentirci, parcheggiamo circa ottocento metri dalla zona ritrovo,molto più angusta dello splendido storico posto vicino alla villa Torrigiani,più capiente e meno tetro di quello odierno, la giornata ovviamente essendo dì di festa volge al nuvoloso e anche se non fa freddissimo, sono circa otto gradi, il fisico abituato  ai sedici gradi dei giorni precedenti  ci invita a vestirci in maniera un poco più pesante e col senno di poi sarà decisamente troppo.
Salutati i vari conoscenti che ancora  stazionano in zona ritrovo  ci decidiamo a muovere per questa ennesima passeggiata, oggi non portiamo al polso neanche i satellitari, tanto in questi frangenti non servono più di tanto, oramai il percorso è scontato, la sua distanza pure ed allora se passeggiata deve essere, passeggiata sia, in compenso non mi stacco dalla macchina fotografica perché qui di cose da vedere e immortalare ce ne sono, tra campagna, colline, montagne alle cui pendici vi sono paesini che neanche sfioriamo, chiese e ruderi non c'e che l'imbarazzo della scelta.
Il primo rudere che voglio fotografare è un modellino di una casa di corte che gli amici del gruppo sportivo di Canapino daranno in omaggio al primo gruppo classificato alla loro prima marcia domenicale che si terra domenica prossima in località Canapino, Marlia.

Scontato che sia insieme alla Caterina, altrettanto scontato che si scelga il percorso più lungo,meno certo il fatto che ci si perda di vista al primo dei ristori concomitante con la deviazione tra il percorso della 10 Km e quello della diciotto, complice il fatto che mi soffermi ora qua ora la a fotografare,decido comunque di proseguire sulla rotta programmata, male che vada ci ritroveremo all' arrivo.
Col passare dei chilometri non sento ancora dolore, la strada sale gradatamente senza troppe difficoltà fino ad uno strappo finale veramente duro, arriviamo fino a quota 325 metri al cui apice troviamo il secondo ristoro, una breve pausa e dopo un chilometro ecco che arriva la Caterina, con la strada che necessariamente comincia a scendere devo rallentare l' andatura per non caricare troppo le articolazioni,non so quanto abbiamo impiegato ma questo non è un problema, una cosa la ho capita, in questa condizione sarà dura portare a termine la maratona di Firenze o quantomeno essere gratificato con un riscontro cronometrico positivo dopo tutti gli allenamenti fatti.

 

 

scorcio del trofeo ambito da tutti

l'ingresso di Villa Fanini, già Conti Marchi, già Arnolfini

Caterina in prossimità di Gragnano

una poimpa solitaria

 

(parrocchiale di Gragnano (approfittiamo per salutare Don Emilio citti parroco, musicista, amico... Ndi Andrea)

Santuario de3lla Madonna del Belvedere

(Il Grifo a Gragnano)

 


Una bella corsa, con tanti bei borghi attraversati e tanti colori della nostra bella campagna a deliziarci gli occhi, peccato per i due soli ristori, per un percorso dichiarato di 18 km sono un po pochini.

 

 

 

 

Chiesa di Petrognano

chiesa di Sant'Andrea in Caprile

(Parrocchiale di Camigliano)