Un paese che vive nel silenzio, solo lo scorrere delle acque nella Visona, o il gracchiare di una cornacchia,un paese che racchiude in sé moltissime piante di camelie, tanto che troverete indicazioni di "camelieti" , un paese che forse ha nell'essenza del suo terreno la formula giusta per far prosperare queste piante bizzose, apre i suoi spazi alla corsa delle Camelie. Apre gli spazi, non le porte, che restano quasi sempre chiuse, nessuno sulla via che si affacci al passare del podista, quant'anche ciabattone e rumoroso. Sembra un paese abitato da fantasmi che difendono la loro identità.
Allora sono curioso di veder le foto, le foto dei primi fiori delle camelie, il verde "lustrente" delle loro foglie, le foglie dalle quali traggono del thè che mi dicono buono.
E guardo con curiosità le foto di Loredana, proprio per quelle vicende di cronaca nera (diciamo grigia) che l'hanno riguardata, con i due furti nell'auto negli utlimi tempi. Come si fa a partire, cambiarci, chiudere la macchina e a passeggiare tranquillamente, fare foto spensierate se ti segue il pensiero del ritorno, di una cerniera rotta, di una violazione di una tua personale intimità, i tuoi panni...insomma non va proprio bene.
Abbiamo saputo poi che Cinzia, nostra socia e amica, trovandosi sulle Mura di Lucca in allenamento al ritorno alla macchina l'ha trovata forzata (danno economico per ripristinare il rotto) e le hanno portato via "tutte le sue cosine". Pensate a questa frase...può sembrare sciocchina...invece in essa c'è tutto l'amor proprio per gli oggetti che ci servono, che ci fanno stare bene, ai quali pensiamo, sono ricordi, sono cose alle quale teniamo..e lui...il LADRO non sa che farsene...le getta, le lascia in un angolo.
Anch'io ho subtio anni fa un furto, Camigliano, mi hanno portato via la borsa con i panni di ricambio le ciabatte, tutto...meno male era estate, montai in macchina e tornai a casa. Nella mia borsa c'era una maglia verde che solitamente portavo in montagna, quando mi fermavo, la infilavo, era la mia calda pelle montana, era stata con me sugli appennini, sulle Apuane. Sei o sette mesi dopo il furto fui avvisato che la mia borsa, aperta, sconquassata, era dietro a un cantiere di una ditta che costruiva strade, una borsa devastata. Ecco questo è quello che ti fa male, le "tue cosine" lasciate, buttate, nessun valore, ma ti sono state tolte.
Ma vediamoci le foto di Loredana.
ecco la Visona spumeggiante
ecco la parte alta di Sant'Andrea
ed ecco una spettacolare camelia
camelie bianche, delicate, solo guardandole mettete a rischio la loro sopravvivenza, volgio terreno e concimi acidi, guai se innaffiate con le nostre acque piene di calcare, ma come tutte le cose difficili, bellissime.
casolari umidi dove la ruota che faceva girare il frantio rimane come uno scheletro immobile a testimoniare ingegno passato
podisti che se ne vengono bel belli, muretti in pietra, strade silenziose
la chiesa maestosa e imponente
la torre che sorveglia il passo fra le valli
icone di santi a cui rivolgerci
e ....tradimento... nel paese delle camelie..un vaso di pansè!!!!
all arrivo in premio una piantina di camelia, un slauto e via a casa per gli impegni che ognuno ha.
Ma Loredana ci ha mandato un..seguito...ci ha mandato una foto della sua casa, ci porta con sé, nella sua vita, solo un attimo, solo uno sguardo dalla porta, ecco...
un gattone, assonnato, accanto al caminetto spento, si allunga disinteressato alle cose del mondo, aspetta una carezza, delle parole miagolose, aspetta le coccole, allora strofinerà il suo pelo alle gambe di Loredana, ma non per ringraziamento, ma per quello scamhbio di sensazioni che gli dà un brivido, a lui, e sussurrerà un miao fra l'intimo e il carezzevole, guardando in alto, le mani di Loredana, sperando che appaiano i deliziosi croccantini o una scatoletta di Gourmet...da leccarsi i baffii.....
Grazie Loredana.
Grazie delle tue foto, mai banali, sempre mirate, che portato con loro i tuoi pensieri, grazie per la tua amiciizia e la tua gioia della vita.
Andrea