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LA PESTICCIATA servizio di Claudio

10/06/2013

a cura di Claudio Landucci

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XVI^ pesticciata Bianco Gialla, Ponte a Egola .........correre tra i colori dei boschi
Con questo titolo coniato dagli amici della podistica il Ponte  e con l' auspicio che  tale titolo sia auspicio di festa, oggi in preparazione della oramai troppo vicina Pistoia Abetone ci portiamo in quel De  "La  Serra" di San Miniato da dove prende il via la pesticciata Bianco gialla. L' occasione è ghiotta perché questa è una passeggiata (?) inserita nel calendario Pisano e delle tre province con un buon chilometraggio ed una durezza pari a poche, i km della sua appendice lunga sono 35 dichiarati, la durezza deriva dai suoi continui saliscendi che non danno respiro, se poi ci mettiamo il fondo  quasi totalmente  sterrato e molto avvallato, lo si percepisce come molto più lungo dei chilometri reali.
 
 

Oggi abbiamo appuntamento con Mario, Nino e amici dell' atletica Montecatini, alla partenza  come prima sorpresa andiamo in direzione opposta alla precedente edizione e questo già ci spiazza, poche centinaia di metri su asfalto e siamo subito nella natura, sono km e km di colori donatici da madre natura a questi si aggiungono quelli creati dai nostri ospiti che ad ogni ristoro si sbizzarriscono in scenografie, ciascuna con un colore diverso e personaggi diversi
, rosso, giallo, viola e via dicendo,peccato che la fatica non ci faccia apprezzare pienamente il lavoro messo in atto dagli organizzatori e volontari.
 
 
 
 

Il tempo che già in partenza non era tra i più promettenti, con un sole pressoché ostaggio delle nubi ad un certo punto ha cominciato a riversare su di noi una lieve pioggerellina, questa no è comunque sufficiente a darmi del refrigerio, che cerco di incamerare con postazioni di docce volanti messe sul percorso in caso di solleone,peccato che queste si riducano ad una sola funzionante, poco male ai ristori l' acqua non manca, ma neanche il resto, compresa la pizza per i viandanti stanchi.
 
 
 
 
 
 

Al bivio tra la 25 e la 35 Km gli amici del Montecatini ci abbandonano, così come le forze, questa corsa è veramente dura, anzi ad essere onesto l' anno prima mi pareva meno ostica, oggi le forze proprio non ci sorreggono, arranchiamo e per farci ancora più male non notiamo una deviazione e così allunghiamo pure i km da fare, torniamo sui nostri passi e all' ennesima discesa molto fangosa ci troviamo col popò per terra, così usufruiamo anche della fango terapia, poco dopo arriviamo ad un piccolo ristoro estemporaneo regalatoci dagli Hare krishna dove oltre ad un sorriso ci viene offerto del tamarindo, ma niente acqua per lavarci le mani, molto prima siamo anche stati benedetti (blasfemia) da un falso (?) prete come da foto allegate.
Intanto la pioggerellina continua a scendere mischiandosi col sudore e rendendo ancora più inzuppati gli abiti aggiungendo peso da portare per le stanche membra, le ultime salitelle sono da girone infernale, le centinaia di metri sembrano chilometri e quando arrivi al suo apice e la strada vedi che si inclina vorresti corre ma non vai, finalmente torniamo su insano asfalto e sappiamo che siamo alla fine, all' orizzonte l' arco gonfiabile del Pisano, qui la cosa più bella una calda caldissima doccia per toglierci il fango, il sudore e la fatica di dosso, infine il ritiro del diploma che attesta la nostra percorrenza dal tracciato della 35 km che per noi saranno 37, 320, ma anche chi non ha sbagliato racconta che ne hanno fatti 36, almeno in questo caso i conti quasi tornano, quanto meno non sono inferiori al dichiarato.
Una bella corsa, ben organizzata e presidiata dove in punti difficoltosi i volontari ci venivano un aiuto, forse a causa della crisi imperante ai ristori vi erano meno prelibatezze, ma noi non ne sentivamo la mancanza, quella che invece è mancata e stata la goliardia e la spensieratezza che la distinguevano dalle altre corse,ma grazie comunque a tutti e se DIO vorrà torneremo anche il prossimo anno, in fin dei conti Podista fa rima con masochista.
Claudio
°°°°
 
 
Grazie Claudio veramente mlto bello.