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LA PISTOIA ABETONE: UN AVVENTURA servizio di Claudio

02/07/2012

a cura di Claudio Landucci

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Riceviamo dal nostro grande amico Claudio, dalla coppia podistica più scatenata del mondo, la cronaca della Pistoia Abetone, tre corse in una (Piastre, San Marcello, Abetone). Purtroppo per un errore di indirizzo viene pubblicata solo ora, ma il fascino di questa manifestazione non si può spengere in una settimana!

 

°°°°°

-37^ Pistoia Abetone
Ci siamo, finalmente stamani si parte! L'appuntamento annuale con la ultra maratona della Pistoia Abetone è arrivato, sempre troppo presto, con la sensazione di non avere fatto molto per rispondere al meglio di questa sfida.
Comunque sia siamo qua ed in attesa della partenza ripassi mentalmente la strategia che ti sei studiato ben sapendo che in gara sarà tutta una questione di cuore e volontà che ti dovranno sostenere, come contorno hai i tuoi pensieri, le stupende architetture di piazza del duomo ed il vociare entusiastico e felice di alcune migliaia di persone tra Atleti, podisti, accompagnatori e la voce un po meno squillante di un Cascione che dal giorno della vigilia non ha smesso di blaterare.
Fervono gli ultimi preparativi, si ricontrolla lo zaino, se il chip è messo bene si salutano i vari Amici conoscenti, tra questi un pimpante GUERRUCCI Marco che si limiterà al 1° traguardo, quello delle Piastre ed altri due nostri atleti di cui mi sfugge il nome.
Bando alle ciance, quell' oretta che ci siamo presi di tempo per immergerci nell' atmosfera della gara vola via velocemente ed allora chiamati a più riprese dall'imbonitore della kermesse ci portiamo nei pressi della partenza per la consueta punzonatura, stavolta tale prassi riguarda solo i concorrenti per il traguardo delle Piastre, Km 14 di cui  8 di salita costante.
Siamo quasi pronti ed allora fuggono tutti i dubbi, le incertezze che ci hanno accompagnato fino a qui scompaiono in attesa del colpo di pistola. La massa umana comincia a muoversi, ma non è ancora il momento di scattare, ci avviciniamo a piccoli passi verso la partenza ufficiale mentre la maggior parte degli emerodromi ha già fatto scattare i propri cronometri, pochi secondi e lo starter dà inizio alle danze: adesso non rimane che correre, ogni uno col proprio ritmo, dall'atleta evoluto al più umile dei tapascioni il cui fine ultimo è quello di tagliare il traguardo senza alcun tempo prefissato.
Per noi (io e Caterina) che siamo sì semplici appassionati della corsa ma che ci poniamo anche un obiettivo da raggiungere, l'auspicio sarebbe quello di tagliare il traguardo in 5 ore e 30 minuti, tempo che potrà essere risibile per molti ma che per noi sarebbe un impresa grandissima . Con questa speranza cominciamo la nostra avventura: i primi 5 Km sono sostanzialmente di pianura giusto per rodare le gambe, poi si comincia la salita per raggiungere le Piastre, circa 8 Km interminabili per raggiungere quota 754 Mt, questo per avere un assaggio di cosa andremo ad affrontare. Rispetto all'anno precedente siamo in vantaggio di circa 15 minuti, non sappiamo se sia un bene o meno, non vorremmo ripagare tutto con gli interessi
, dopo. Siamo comunque contenti, proseguiamo mentre molti hanno già posto fine alle proprie fatiche.
Adesso ci attende una lunga discesa, circa 7 km, non troppo ripida, per scendere fino alla quota di 670 Mt. Questa essendo  poco ripida non la si sente nelle gambe, undislivello di poco meno di 100 metri per poi ricominciare la salita che ci condurrà al 2° traguardo  quello di San Marcello (unico tra i 3 traguardi che non abbiamo mai fatto). Ancora 5 Km ma meno duri dei  precedenti,  una altra trance  di atleti si lasceranno alle spalle la loro fatica e non rimaniamo che noi, circa 800 impavidi(?) che tenteranno l' arrivo a quota 1.830 dopo avere percorso ulteriori 17 Km di salita.
La giornata è veramente calda e molti dei chilometri che percorriamo sono sotto un sole cocente che mette a dura prova il nostro fisico e mina non poco la nostra (anche di altri)  resistenza. Per fortuna ci vengono in soccorso i molti ristori ricchi di tutto e di più dislocati lungo il percorso, uno ogni circa 3 Km, molte anche le fontanelle zampillanti acqua freschissima in cui gettarsi per abbassare la temperatura corporea. Nonostante questo si assiste ad una marea di accompagnatori che vengono in soccorso dei propri atleti, anche se quest'anno sono stati meno invadenti; anche noi abbiamo avuto un piccolo ma grande aiuto, quello degli amici dell' Atletica Porcari, sempre i soliti che si spostavano da un capo all' altro del tracciato, una Bucci Simonetta armata di megafono per meglio farci sentire il proprio sostegno e poi le docce volanti, la cordialità dei volontari, l'entusiasmo dei ragazzi e la frenesia con cui ci assistevano, l'odiata coca cola, simbolo di un imperialismo, ma oggi dispensatrice di freschezza.
Siamo oramai al 40° Km il vantaggio accumulato nel primo tratto ancora resiste, un rapido calcolo con la mente oramai appannata dalla fatica ci illude che faremo un gran tempone, complice anche il Garmin che fermando il proprio scorrere del tempo ad ogni ristoro ce lo segnala con qualche minuto di meno,ma questo è un ulteriore sprone ad andare avanti. Gli ultimi 10 Km sono veramente micidiali, fortunatamente siamo al riparo dal sole, costantemente all' ombra e questo ci aiuta non poco. Le energie sono oramai al lumicino, la possibilità di raggiungere il tempo voluto si allontana anche se di poco: chiudiamo in 5 ore 31 minuti e spicci, la delusione è però ripagata dall' averci messo 15 minuti meno della precedente edizione. Caterina giungerà 14^ assoluta, guadagnando circa 6 posizioni in classifica rispetto l'anno precedente ed il sottoscritto 35° tra i veterani, 15 posizioni meno della scorsa edizione.
Non rimane che ringraziare il cielo non prima di avere avuto uno scambio non proprio cordiale di battute con dei giudici sulla linea del traguardo.
Il tempo di scattare alcune foto della premiazione e di qualche arrivo, una sanissima doccia presso la piscina locale un buon piatto di pasta asciutta cucinata dagli Alpini ed un bicchiere di vino, l' attesa del pullman per il ritorno e nel frattempo un applauso a chi sta terminando la propria fatica.
Per dovere di cronaca devo dire che il nostro GUERRUCCI Marco è giunto secondo assoluto al traguardo delle Piastre, Dmitry Tsyganov si aggiudica la 37° edizione della Pistoia Abetone davanti ad Alberico Di Cecco, secondo posto come l'anno scorso, ed ad 3° un sorprendente Alessandro Calzolari. Fra le donne vince Monica Carlin che fa' centro per la terza volta. Seconda la Slovena Maravlje Neza e terza Cimmarusti Barbara.
Landucci Claudio


 
un'occhiata al cielo atmosferico, un'alba chiara e sicuramente sarà una giornata speciale
 
 un'occhiata al cielo religioso perchè Qualcuno si ricordi di noi, non per farci vincere, nota bene, ma perchè sia accanto a noi nei momenti più impegnativi così come in quelli di gioia dell'arrivo in piazza
 
 
 
 un'occhiata ai muscoli, che saranno quelli che dovranno portarci in cima
 
 un'occhiata agli amici di Porcari che arriveranno fino a San Marcello ma tutti nei primi dieci veterani
 un'occhiata al Tocchini Massimo che si fermerà al traguardo delle Piastre ma con un ottimo risultato di classifica
 
 e poi via per l'avventura
 
 Caterina comincia le Piastre con la sua solita grinta
 
 l'impegno è programmato e calcolato, l'impresa è lunga
 
 
 ed eccoci in piazza all'Abetone
 
 
la gioia del nostro produttore di miele, del nostro amico sempre impegnato. Complimenti
 
 mentre altri si fanno accompagnare negli ultimi metri da loro ragazzi
 
e sicuramente è una gioia doppia!!!!


 
Grazie Claudio per averci fatto riviviere momenti indimenticabili.