Dopo la gara di domenica scorsa nel ricordo di Francesco, oggi nella
ricorrenza dei Santi, preludio di quella dedicata ai defunti, postuma
della notte di halloween, siamo in quel di Staffoli provincia di Pisa
prima volta in assoluto almeno per quanto ci riguarda.
In questa giornata che prevedeva la corsa di Canapino, molti si sono
recati colà, essendo mancata evidentemente una informazione adeguata o
forse per sbadataggine, per noi che non siamo assidui del T.P.L. ma
seguiamo i siti dedicati alle varie manifestazioni sportive così non è
stato.
Stamani il cielo è veramente autunnale col sole "malato" come usavano
dire i miei genitori, ovvero leggermente offuscato dalle nubi e la
foschia, al contrario la temperatura non ne vuole sapere di andare al
passo con la stagione ed allora la maglia a maniche lunghe ben presto
diventa troppo pesante, va bene per la Caterina che sotto ha la canotta,
ma io no, per fortuna che non siamo ad una gara ed allora può andare
bene anche così.
Reduce dalla recente maratona di Lucca, e seguendo le direttive del suo
allenatore la mia consorte decide per la 12 Km, io ovviamente per la 18
anche perché in programma ho la maratona di Firenze che si disputerà a
fine mese e poi perché l'Amico Acconci mi dice che vale la pena di fare
il percorso lungo.
(le foto che avete visto testimoniano dove a Staffoli ci hanno fatto corre, l'habitat, bacche rosse, erica in fiore, campi dissodati e strappati all'ex lago di Bientina che in questo punto prendeva il nome di Lago di Staffoli) E l'uomo?
ed ecco l'uomo, anzi la donna, Caterina)
La corsa (non mi riesce di chiamarla passeggiata mi sembra ipocrita e
poi i vari cartelli di avviso agli automobilisti recitano "attenzione
gara podistica"), si svolge in massima parte all'interno del parco delle
Cerbaie (qui corriamo in casa del Loris) che i colori dell'autunno
rendono se possibile ancora più bello, mi ricordano quando con mia nonna
nei boschi andavamo per legna e mi piaceva soffermarmi a guardare i vari
arbusti con le loro bacche rosse, era un anticipo del Natale, per questo
oggi mi sono soffermato a fotografare tutto ciò che di rosso sbucava dai
cespugli.
(uomini come viandanti ai quali fa compagnia solo il loro cane)
Oggi il bosco è stranamente silenzioso, solo il nostro ansimare ed il
calpestio dei nostri passi ad infrangerlo.
Il percorso riprende in parte quello della marcia dell' Orcino i cui
cartelli in vari punti fanno ancora la loro comparsa così come quelli
che indicano che stiamo calpestando la via Francigena, pochi gli
attraversamenti stradali, pochissime le macchine in giro, al bivio della
dodici Km con la 18, saluto la Caterina, adesso sono solo, non mi
ricordo di corse fatte in solitaria, la speranza è di incontrare
qualcuno lungo il percorso, passano i Km, sono al 14° quando incontro il
primo podista, è il Cardella del Colognora, decido di stare con lui, ma
anche lui ha fatto la maratona, mi rendo conto che non ha un passo
agevole e allora proseguo, raggiungo un gruppone variegato di podisti
in cui sono rappresentati vari gruppi della Lucchesia, dal Porcari con
Gino, ai Marliesi col mitico Beppe, al San colombano, mi consentono di
scattare loro una foto, proseguo ma oramai è finita,come aveva
anticipato l'Acconci i Km della lunga ci sono tutti, 18 Km e 100 metri,
come si vede se c'è la volontà tutto torna anche la misurazione del
percorso.
Ottima la gestione della manifestazione, ben presidiati i percorsi negli
attraversamenti stradali, più che sufficienti i ristori, salvo uno prima
della deviazione sulla 12 Km parco di cibi solidi ma con acqua e te e
questo basta,all' arrivo perfino la trippa, cosa si vuole di più,oltre
questo una cosa inusuale per le non competitive la possibilità di farsi
una doccia all' arrivo.
Claudio Landucci
°°°
grazie Claudio
devo riconoscere che sei molto più romantico con la macchina digitale che non con le parole.