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LA STRAPAZZATA foto di Mario

26/04/2012

a cura di Mario Pardella detto "Cornicette"

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Si narra che quando Cristoforo Colombo sbarcò da una Caravella e mise piede sul territorio americano, da dietro un cespuglio sbucò un lucchese e la sua valigia di cartone. Dopo i convenevoli voleva ad ogni costo vendere al buon Colombo alcuni stucchini (personaggi del presepe o statuette di gesso fabbricate in prevalenza a Bagni di Lucca e Media Valle del Serchio.

E allora, saputolo, il Giusti che non ce la faceva a stare zitto, scrisse:

"I pisani un enno adatti ad andà per il mondo a strapazzassi!"

E così ogni anno ci ritroviamo a San Rossore a far vedere, noi che pisani non siamo, che siamo pronti invece ad farci una bella corsa nel parco. Anche se il parco ormali lo conosciamo meglio dei vari Presidente della REpubblica italiana che l'hanno avuto in dotazione per l'intero loro mandato (fino a pochi anni orsono) ci andiamo sempre molto volentieri.

Bella gente (podistica) come sempre, molti convenevoli,

Ecco cosa ci ha mandato Mario come testimonianza. Ancora privo della sua fotocamera si è trovato a corto di pile e ci annuncia poche foto. Ma sappiamo che Mario ha il dono della semplicità, Vediamoci le foto.

 

 

 

 

Mario, a San Rossore, parte sempre da quest'albero. Ci si confronta ogni volta che viene, vuol vedere se invecchia insieme a lui o meglio spera di vederlo, un giorno, ricurvo su se stesso, invecchiato e lui, Mario, trionfante. Ma la antura è natura ed ogni anno l'albero è maestoso nella sua lussuriosa presenza.

 

 

 

una foto dalle tribune, tanto la partenza è alle nove, c'è tempo

 

le bandiere sventolano nel vento maligno

 

anche i palloni si sentono svenire con questo venticello freddo

 

ma finalmente il via e i podisti, per una volta, partono da dove partono i cavalli, fra le buche lasciate dagli zoccoli che attentano alle nostre cavaglie

 

la gente è molta anche se in parecchi hanno preferito partire sfidando le ire del Maggini, senza il suono delle trombe, ma poter percorrere i 21 km previsti e non tornare a casa a buio

 

ancora una inquadratura della partenza

 

e poi, finalmente, belli fra i viali del parco, con quella yerrina che ti trattiene solo un secondo, che ti ammorbidisce l'impatto, che fa tanto bene alle nostre gambe

 

 

chi ha un amico con se ne approfitta per ridere e scherzare

 

ma tutti tirano ad andare

cambia l'habitat, dai pini si passa alla macchia umida, ma il rintanarsi nella fitta vegetazione ci presenrva dal libeccio

 

che se su questi vialoni te lo trovi contro, son dolori

 

 

 

ed ecco la cartolina di Mario.

Bellissima, Mario Grazie