Presi come siamo per i preparativi dela Porcari Corre, quasi passa in seconda linea lo stupendo spettacolo della marcia di Lappato di sabato scorso.
Io amo Lappato, il suo territorio, i suoi abitanti. Lo sanno tutti. Ma ogni volta che percorro quei sentieri trovo cose nuove, scorci, paesaggi, gatti in pietra che non aveva mai visto. Quest'anno venendo su da Fubbiano, alzando gli occhi mi sono apparsi i mattoni di san gennaro, il suo skyline il campanile i tetti. Bellissimo.
Insomma è uno spettacolo ogni volta, non ci sono attimi in cui la mente va a cercare qualcosa per passare il temo oppure senti la mancanza degli auricolari per immergerti nella Nona di Beethoven. Lappato è musica, Classica, operistica, leggera secondo cosa tu hai voglia o bisogno in quel momento.
Il giallo elle ginestre ance il cielo grigio, imbronciato, di questo maggio nervoso e seccato, tutto ti è nuovo, ti incuriosisce, ti affascina.
Allora detto questo cerco nelle foto che mi mandano il riscontro delle mie sensazioni. Ma non c'è immagine, seppur bella, che può avicinarsi al fascino dei Quattro passi in collina. A Lappato.
Ecco le foto di Ugo