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LE CAMELIE DI SANT'ANDREA DI COMPITO nelle foto di Ugo

14/01/2013

a cura di Ugo Giorgi

vedi Gallery
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Ugo era presente nel paese delle camelie, per una corsa podistica importante. I percorsi erano per tutte le gambe. Quello lungo, impegnativo, saliva verso Prato a Sillori, per poi scendere da Zanchetta e ancora giù per la discesa che da Sant'Allago porta a Vorno. Sulla lunga non molti partecipanti, ma lo spettacolo di quella che poteva essere una solitudine era bellissimo. A contatto con la natura, il podista viveva l'evento. H incontrato raffiche di vento in quota che sembravano voler rimescolare tutto, poi bonacce improvvise e impensate che ti facevano credere a una situazione irreversibile. Strade bianche ti apparivano fra il verde del monte, e fra una collina e l'altra appariva Vorno sotto di te. Il sentiero che da Gallonzora di riporta verso San Giusto pur essendo infido ci immergeva nella macchia e nell'acqua che scorreva saltando negli anfratti delle colline, le foglie macerate formavano fango rossastro, i sassi aguzzi attentavano alle nostre caviglia, ma la nostra voglia di vivere, di conoscere di provare ci ha dato la consapevolezza di vivere una bella mattinata di sport. Anche salire poi, nel finale, con le forze contate, alla collina dei ripetittori ci ha trovato quasi arresi, e rinunciando alla corsa ci siamo ostinate nel camminare svelti per raggiungere quella che sembrava una meta. Il tondo del verde colle macchiato dagl ulivi che mostravano le olive non colte, era il preludio a tuffo che ci portava in discesa al Sant'Andrea. La iantina di camelia, ricordo di una bella mattinata.

Ma vediamoci le foto di Ugo.

 

ed eccomi arrivare alle iscrizioni fra gli amici di sempre

Ugo si ferma in una marginetta per fotografarne l'interno, la luce che intenerisce le icone sacre

e la Visona mostra la sua forza fra le pietre del suo letto

 

e una delicata camelia ci chiama dalle umide ombre del mattino

 

 

arance macchiano di giallo il paesaggio

e il podista si impegna per raggiungere la shiesa

mentre una camelia sfacciata ci saluta occhieggiando nel verde

e un putto pudico nasconde la propria nudità nell'edera

la torre, sul verde, quasi un'esclamativo dl luogo

e per finire due aspetti della stessa fede: questa marginetta che porta a te icino la Divinità, una sorta di far venire Dio vicino a noi di renderlo disponibile

 

e il complesso della chiesa, in alto, magnifico, imponente dove si certifica la gloria di dio, dove tutto è in alto verso di Lui, dove dobbiamo andare per poterci avvicinaNiente auro, solo le gambe che ci devono dare la forza per il desiderio di Lui.

 

Insomma tanti motivi per vedere, per notare, per ricordare. 

Grazie a Ugo per le sue belle foto