(Queste foto sono state scattate nel marzo del 2009 quando l'Atletica Porcari partecipò con diversi soci alla spettacolare Marcia nel Porco delle 5 Terre)
Qui siamo a Manarola, una giornata di splendido sole.
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ALLUVIONE ALLE CINQUE TERRE
Ieri sera Luca Mercalli, meteorologo e climatologo italiano, noto al pubblico italiano per la partecipazione al programma televisivo Che tempo che fa, ha detto che nelle zone alluvionate delle Cinque Terre è cascata in sei ore tanta acqua quanta ne cade a Aosta in un anno.Ovviamente si parla per centimetro quadrato. Provate ad immaginare: non tanto la quantità ma la quantita per il tempo impiegato. Non solo tantissima, ma talmente intensa e veloce da poter ridurre un anno in sei ore.
Io che amo quei luoghi, che ogni anno, se posso, vado a correre a Riomaggiore con la bellissima marcia nel Parco delle Cinque Terre, ho ancora negli occhi i terrazzi, le viti arcuate verso l'interno su tralicci di filo di ferro, le pietre messe a sorreggere i terrazzamenti, il sentiero nel bosco di pini, sopra Volastra, da dove Corniglia, sotto di te, si staglia contro i diversi blu del mare. Il trenino su monorotaia che si arrampica su impervie pendenze, i sacchi bianchi che contengono materiali per le riparazioni portati da questo piccolo ingegnoso mezzo. I paesi, sono vecchi, ma ben tenuti, le case colorate, i vicoli stretti, le scale ripide. Meglio gli ascensori, meglio scalinate ampie: certo, ma non alle Cinque Terre. C'è la volontà di tramandare il borgo, le usanze, l'antico perchè hanno capito che solo così resteranno "le Cinque Terre". C'è un amore per il territorio, che traspare proprio andando in giro, niente è abbandonato, forse perchè essendo poco non si può sprecare.
Come ogni volta che si verifichi un evento straordinario i nostri giornalisit si sbizzarriscono a trovare il perchè. C'è sempre da dare una colpa, ci vuole un motivo per cui il fatto sia successo. Serve anche per esorcizzare l'accaduto. "E' successo perchè... da noi non succederà perchè...".
Poi si può fare tanti talk show in tv, ognuno avrà una finestra di notorietà per andare a dire le sue ovvietà, per far sapere al mondo la sua intelligenza. In molti casi, come in molti comuni italiani si è murato a sproposito. Non occorre andare a cercare, guardiamoci intorno, se avete gli occhi e memoria non avrete bisogno di andare ad Aulla. Certo c' è una diga, dobbiamo, vogliamo sapere se è stata aperta più del dovuto, ci sono regole da rispettare. Da Aulla passa il Magra. A Borghetto passa il Vara. Ma questo non riusciva a defluire nel Magra come il Magra non riusiciva a defluire in mare.
Sicuramente anche alle Cinque Terre si sarebbe potuto fare di più e meglio, ma proprio per quell'amore del territorio e delle tradizioni, per quella certezza che cambiando, che costruendo mastodontici hotel potrebbero avere molti più turisti che poi non potrebbero sedersi al sole e mettere un piede nell'acqua per il poco spazio verso il mare, camminando non scoprite nessun nuovo edificio, ma vecchie case verticali con i loro colori antichi.
E allora? Allora mi sento vicino ai suoi abitanti, a quelli che ci vivono, che respirano odore di mare e aspettano primavera per i turisti che arriveranno, che turberanno la quiete di questi carrugi, che altereranno il ph di questa terra, ma porteranno quei denari che serviranno a far sì che questo ambiente sopravviva. Certo chi è stato a Vernazza ed è entrato in un negozio (ricordo un panino formato da una frustina di pane integrale, bresaola al suo interno, che mangiammo sul sentiero numero uno, quello che passa sul crinale, dal quale vedevamo i tetti delle case dei paesi ignoti che saranno stati altrettanto devastati.) ed ha visto i quattro metri di fango che li hanno riempiti si domanda come tutto potrà tornare come prima. E lo sciacchetrà? le sue botti? Io ho fiducia in queste persone perchè sono di una volontà ferrea e sono abituati a vivere in ambineti difficili seppure meravigliosi.
Mandiamogli piuttosto un aiuto in denaro, anche se i nostri tempi sono grami, non ci lamentiamo dell'aumento dell'accise sulla benzina (sorvegliamo che questi soldi che lo Stato prende non vadano a finire per finanziare altre cose, missioni di guerra ecc. e che scaduto il tempo vengano tolti, come Dio comanda). E a proposito di Dio ricordiamoci che se c'è, come io credo che ci sia, vede tutto, anche quello che molti fanno vista di dimenticare, di non vedere o di non sapere.
Andrea Bartalesi
(Angelo su uno dei trenini monorotaia che servono questi dirupi per portare materiale)
l'acqua elemento essenziale alle Cinque Terre, la sua luce, i suoi colori.
Purtroppo l'acqua è stata anche il dramma di questi giorni.