Andare alle Calle e parcheggiare ti fa subito capire in quanti siamo stamani. Pisani e Tre Provincie insieme. I lucchesi sono a Torricchio in una new entry affascinante sulle colline di Uzzano.
Noi invece conosciamo questa marcia e ne siamo affascinati e anche se con dispiacere non andiamo a Torricchio. Questa è una marcia, nel percorso più lungo, molto impegnativa senza averne l'aria.(Come i fiori di scarpata ferroviaria, belli senza averne l'aria, di Guccini).
Sono quasi 21 km e mi spiegano all'arrivo, con gioia e scherzando, che siccome non si può scrivere 21...allora si fa venti, poi se è un po' più lunga va bene lo stesso. Ed hanno ragione. E' un percorso dove, se sei solo, hai possibilità di pensare e conoscere te stesso, la tua grinta, la tua volontà e anche la disponibilità al sacrificio. E io ero solo.
Tanti viandanti intorno a me, tutti con il loro passo, tutti con i loro sorrisi e i loro pensieri, partita dell'Italia compresa, con 65 milioni di mister che avrebbero la ricetta per andare in Russia e anche più in là.
Io, che mi accontento di molto meno, ho notato una cosa curiosa. Dopo la partenza che prevedeva i tre colli (uno subito in paese, duro proprio per la sua vicinanza, poi la salità che solitamente fanno gli Spensierati con la loro marcia del Carnevale e poi la terza definitiva che ti portava al Ristorante delle vedute) ci siamo poi divisi e ognuno ha preso la sua strada.
Siamo entrati in un bosco, normale, sulla sinistra della strada di Pogio Adorno. Noto che è pieno di pungitopi. Attraversiamo la strada ed entriamo nelle Cerbaie, nessun pungitopo. Questa pianta stranamente sparisce, cinque metri (la strada) e non ne troviamo più e al suo posto Erica a gogò.E così uscendo poi, dopo diversi km dalle Cerbaie ritroviamo i pungitopi in boschi dove tutti possono entrare e uscire. Forse anche gli uccelli che solitamente spargono le semi non hanno libero accesso alle Cerbaie?
Certamente è una marcia impegnativa e devo dire che chi, come me, la fa al passo, diventa un'impresa. Tre ore e mezza senza fermarsi, solo un bicchiere al volo ai ristori (presenti e fornitissimi).
Poi ho incontrato Mario che addirttura mi ha scattato una foto. All'arrivo una zuppa fredda,, ma confezionata da portare a casa e la sera, un goccio d'olio nuovo, ribollita in padella, mamma mia!!!!
Ora vediamoci le foto di Mario
intnato vediamoci il salone delle iscrizioni. Questa che ora è la sala di una contrada era, a suo tempo, una sala da ballo. Fu inaugurata dal Clan di Celentano presente insieme a Don Bachi, Gino Santercole e Riki Gianco (notizie di Acconci Pier Luigi, allora presente)
il Ponte dei Medici sull'Usciana
I Medici erano grandi banchieri ma si godevano la vita bimbi... Avevano fatto il Barco, recintato perchè "natidancane" i villici non li disturbassero durante le battute di caccia..
e per uscire dal paese, subito in salita
subito in discesa
un po' di sole e
subito la salita nota per La Maratonina di Santa Croce (foto lavorata da Mario)
e arrivati quasi a Poggio Adonro, ritorniamo sui nostri pasi come se ci fossimo sbagliati
qualche scherzetto sulla strada provinciale
e già in lontananza la deviazioe a sinistra che ci porterà al Ristorante Le Vedute
eccolo. Subito dopo giriamo a sinistra per la 20 e la 16
una pantera era rimasta indietro....
aveva fretta...doveva fare una serie di selfie. Guardiamo le varianti di questo nuovo modo di tramandare i nostri volti ai posteri....lei in primo piano, il gruppo a debita distanza così c'entrano tutte
versione due con Mario insierto come uno smeraldo nell'anello, notare le contorzioni di Tiziana, sempre plastica, in un viottolo delle Cerbaie all'incorcio con un altro vittolo...
lcartelli bene visibili nei boschi
questo viandante sono io
ed ecco piombare Cristina con il suo impeto e charme
una bella inquadratura di Graziella degli Spensierati
(siamo rimasti in pochi a quest'ora in giro e facciamo programmi per il rimanete tempo di percorrenza)
a questo bravuomo della Misericordia ho detto "Stamani le salite disponibili ce l'avete fatte fare tutte"e lui a un suo vicino ha detto qualcosa, borbottando e dall'espressione mi è sembrato dicesse...questo lo vorrei sentire quando farà la prossima, quella del Bosco dell'ontano nero.....
e qui, tornando dal bosco famoso, abbiamo ritrovato quelli della 16 che erano andati a dritto. Ma quelli duri, come Cristina, cominciano a correre quando la salita diventa un muro..
ed eccoci all'arrivo dove le bimbe fanno le "sguerguenze".
i lanzichenecchi sono già passati, lasciando le impalcature, ma la zuppa c'era!!!!
ecco le cartoline di Mario. Altre foto nella Gallery.
Andrea Bartalesi