Lucignana.... tanto corta quanto dura!
Anche questa domenica la passiamo in seno al T.P.L. lontano dai clamori della competizione e giusto per tirare un po' i remi in barca. Oggi il nostro calendario di riferimento ci porta in quel di Lucignana (460 M.S.L), paesino del comune di Coreglia degli Antelminelli nel cui vicariato entra a far parte nel 1772.
Di questa corsa i ricordi si perdono nei lontani anni in cui novizi del movimento degli Emerodromi spingevamo un passeggino con il pupo di appena 2 anni, quanta acqua è passata sotto i ponti e quanta strada sotto le nostre scarpe, haime il tempo trascorre inesorabile.
(una bella foto con il sole che irrompe dietro la collina)
(un saluto prima di partire)
(salita per il Romitario Sant'Ansano)
(scorcio del Romitorio)
Anche qui il locale campo sportivo funge da parcheggio extra per venire incontro alla partecipazione del popolo podista, della qual cosa per noi che meniamo vanto di "partenze intelligenti" sarà molto dura poterne usufruire. Stranamente oggi avendo lasciata la macchina alla medesima distanza di tutte le precedenti edizioni (800 metri) man mano che ci si avvicina al luogo di ritrovo notiamo dei "buchi" , quasi che oggi siano meno i partecipanti a questa passeggiata, invece sono posti lasciati liberi da chi già di buon ora (sono appena le otto) ha già terminato le sue fatiche.
Ore otto e 10 arriviamo anche noi alle iscrizioni, e come spesso mi accade del mio gruppo sportivo non vi è traccia non rimane che prendere un cartellino al tavolo dei Marliesi ed iscrivermi, ovviamente marciatori Antraccoli almeno per questa volta.
Qui come sempre in aiuto al locale gruppo sportivo di corvè abbiamo i Marliesi, tra questi gli amici Laura e Carlo coi quali scambiare alcune battute in attesa che i nostri satellitari prendano il segnale per poter partire. Alle 8:25 ci mettiamo in marcia, scontato che faremo la versione lunga che ci viene offerta, 18 Km pur sapendo che alla fine se ne percorreranno 15, ma poco importa ne conosciamo la durezza e questo in parte attenua la delusione per quei 3 Km che proprio non si riescono a trovare.
(il Campanile di Sant'Ansano)
(quando la fine della salita di aspetta in cima, insieme alla luce)
Un centinaio di metri ed è subito salita che si protrae incessante per 4 Km portandoci alla quota di 690 metri sul livello del mare, da qui discenderemo per altrettanti Km fino a portarci a quota 382, siamo poco oltre metà strada ed i restanti Km saranno continui saliscendi con alcuni tratti veramente arcigni e duri da digerire stante il gran caldo che ci attanaglia e che neanche il passaggio all'interno dei boschi riesce ad attenuare, solo le tante fontanine che incrociamo sul percorso oltre ai ristori ci concedono un poco di refrigerio.
Infernale, da girone Dantesco la penultima salita che ci riporta fin sotto il paese di Lucignana tutta sotto la sfera gialla dispensatrice di vita ma che oggi ci fa rimpiangere il cielo cupo dell'autunno, poi discesa attraverso il borgo del paese e l'ultimo colpo alle gambe ci viene da quella che sarà l'ultimo tratto di salita alquanto dissestato, quasi il posto avesse subito un movimento franoso e fosse stato alla meno peggio messo in sicurezza, al cui apice c'è la strada asfaltata e su questa campeggia la scritta "ultimo Km" che ha una funzione taumaturgica sulle stanche membra.
(vecchio ricovero)
(moderno ricovero. Mi viene in mente la novella dei Tre Porcellini)
(la foto delle foto. La Croce e sullo sfondo le Panie)
(La Grotta dell'Orso)
(classica posa ad "anfora")
(quando il sole non si disseta)
(ed ecco una bella immagine del Romitorio di Sant'Ansano)
Dire che la passeggiata odierna non sia bella sarebbe una bugia,questa va di pari passo con la sua durezza ed allora come sempre non rimane che ringraziare tutti coloro che ci consentono di godere al meglio il nostro passatempo preferito.
Il ristoro finale è ancora ben fornito nonostante si sia tra gli ultimi arrivati e offre ancora panini e pasta asciutta per coloro che riescono ad ingurgitare solidi dopo la fatica appena conclusa, ancora chiacchiere coi vari conoscenti e poi via si torna alla magione ed al tram tra della vita quotidiana, se DIO vorrà replicheremo il prossimo anno.
Mi spiace per le foto che al novanta per cento saranno le medesime dello scorso anno, ma quello che sono riuscito a vedere ho cercato di immortalarlo col mio macinino, oggi il convento passava questo.
Claudio Landucci