Loredana con i suoi amici domenica ha affrontato la trasferta sul versante sud dei Monti Pisani. Mi sono sorpreso di vederla, anzi di sentire la sua voce e riconoscerla perchè pensavo che da donna giudiziosa fosse rimasta al caldo di un coltrone.Quindi piacevole sorpresa ed ora ci guardiamo le foto che ha scattato in una mattinata poco indicata, con le dita fredde, gli occhi appannati da un'umidità crescente.

ed eccola partita per le redole pisane

lungo strade nuove con vecchie canne, costeggiando la ferrovia

l'Arno, scorre monotono sotto gli occhi di ringhiere che si arrugginiscono
le case, a Lugliano, si stringono

mentre nuove case, dai muri di contegno superbi, attirano la nostra vista

come i cancelli di bele case

e i ruderi eterni, contenuti da reti dai mille occhi neri

una mimosa fiorita ci da speranza

e gli ulivi, nodosi, ci invitano a stringere i denti

un cavallo nero come la pece, corto e possente, ci fa pensare ai sollevatori di pesi

una bella icona della nostra fede

e un'altra icona, non religiosa, ma icona, del nostro podismo, dei nostri pensieri e dei nostri dubbi: Ma Ugo veramente ha così caldo da andarsene in cannottiera?
Grazie Loredana, a presto












