LE FOTO DI MARIO PARDELLA
Ci prendiamo l'impegno, da oggi, di commentare le foto di Mario Pardella, detto "Cornicette" dal volgo che non lo conosce.
Questo perché sul sito lagalla le sue foto compaiono racchiuse in cornici e dobbiamo convenire che, come dei quadri, meritano tale ornamento. Da sempre abbiamo apprezzato il suo senso artistico, la sua ricerca che va oltre il normale raccontare di una corsa. E' per noi un onore ospitarlo e commentare le sue foto: questa volta ne siamo facilitati perché anche noi eravamo alla stessa marcia, ma la cosa sarà ancora più divertente quando ci troveremo a commentare foto di una marcia da noi non fatta: sarà una libera interpretazione di immagini, come, appunto, se ci trovassimo davanti ad un quadro.
Un bel gruppo con i "tornati" chi dalla Sardegna e chi da chissà dove: le ferie sono finite!!
Un'occhiata a Pascoso, subito dopo partiti, ma proprio un'occhiata, non c'è tempo da perdere stamani
Solo una breve fermata al primo ristoro e poi prendiamo per l'aspra salita fra alberi, radici storte, sassi e sospiri
Carlino, Gabriella e Grazia, sembrano imbronciati, ma possiamo solo definire attenti
Ecco il profilo ossuto dell'Omo Morto fra la Pania della Croce e il Croce
Un gruppo dell'Atletica che approfitta del pianoro per provare a correre
Dopo la ripida salita dove prima ti arriva il chiacchiericcio e poi le voci finalmente il ristoro che ti da modo di respirare e mettere in ordine le idee
Qualcuno controlla, qualcuno respira, qualcuno discute....
Ora si fa sul serio: gli alberi ci lasciano andare sui prati di paleo, Gino, da presidente, fa l'apripista e subito dopo si stupirà ancora della vista che gli apparirà dopo pochi passi, il mare, la Versilia ...
Cominciano i prati ed ecco le "carline" dalle brattee lucenti, quasi di metallo, sembrerebbe, colpi di luce nel verde del paleo
Ne vogliamo vedere un'altra: sono fiori protetti, non possono essere colti: fra l'altro si difendono bene da sole perché senza forbici c'è da rovinarsi le mani.
Ancora una foto di gruppo, fatta come Dio comanda, con alcuni "giovanotti" che si gratificano per l'altezza raggiunta, per il panorama, per l'aria già diversa, per il sole, per la loro salute
Dietro di loro Camaiore, il Monte Meto con il suo bel cappello di nuvole bianche, Lido e il mare
Qualcuno si allontana per vedere cosa c'è di la dal costone, qualcuno telefona (benedetti telefonini), qualcuno si domanda cosa fare (saprebbe bene dove metterle, quelle mani), ma Maura, la pratese inafferrabile è decisa e se ne va.
Queste foto bellissime appiattiscono le immagini e mostrano un costone e un panorama bellissimo-
Ancora un ristoro, presso il Rifugio Alto Matanna. Da notare le finestre con le imposte e i gerani tipicamente montana. La presenza di Colarusso è puramente casuale.
Il campanile alla Foce di Bucino, dove si trova una casa-vacanze per i giovani delle parrocchie. Qui erano soliti venire gli arcivescovi di Lucca (molti, appassionati dei monti) per i loro periodi di ferie estive.
Ora ci accontentiamo del passaggio di Domenico e Sergio Matteucci.
Queste foto sono delle testimonianze dei fiori e degli insetti che fanno sì che la vita continui, farfalle palpitanti, api industriose o solo ghiotte.
Una bella chiusura, con i loro colori ed il loro movimento, con i dettagli in primissimo piano, di cose che, con la nostra pseudo velocità non vediamo la domenica mattina, loro, testimoni del nostro passare.
lA REDAZIONE