Destino ha voluto che questa volta le ombre si siano incontrate. La mia e quella di Fausto Martinelli oggi erano li in quel di Sillicagnana. Oggi il destino ha voluto che ci fosse un bel sole e che le nostre ombre al mattino presto ci rappresentassero allungando a dismisura le nostre altezza e rendendoci particolarmente smilzi. Fausto era li al sole e l'occasione era troppo ghiotta per non bloccarmi e fotografare assieme le nostre ombre. Sembriamo due sculture immobili. Noi fotografiamo le nostre ombre ma non sappiamo che le nostre ombre stanno fotografando noi. Veniamo in controluce ed appaiamo oscuri come se fossimo noi stessi delle ombre. E' il gioco dell'ombra nell'ombra.
(foto versione Marco)
Accanto a me e a Fausto l'ombra di alcuni alberi. Quella e' l'ombra che si allunga, si accorcia, gira come gira la terra ed ancora attorno al sole nel nostro infinito errare nell'universo.
(foto versione altra ombra ovvero Fausto)
Noi della nostra ombra spesso non ce ne accorgiamo. A volte e' piccola a volte e' dietro a noi. Un albero no! La vede sempre partire dalle sue radici ed arrivare a rappresentare il piu' alto dei suoi rami o foglie. Sedersi, riposarsi all'ombra di un albero d'estate e' una cosa meravigliosa. Sedersi e pensare, leggere e rilassarsi, distrarsi mentre le foglie e i rami ci proteggono dal sole rovente. Eppure le nostre ombre nel nostro continuo errorare come tante formichine non sono utili come quella di un albero ma rappresentano il nostro io e pertanto sono utili solo a noi stessi. Avete mai provato a pensare cosa potrebbe dire la vostra ombra di voi? Essa rappresenta cio che noi non vediamo. E' come vedersi allo specchio ma non per vedere il nostro aspetto fisico ma per vedere cosa c'e' dentro di noi. Il nostro carattere, il nostro modo di comportarci, le nostre passioni, i nostri segreti. Tutto questo fa la nostra ombra.
Oggi l'ombra mia e di Fausto non guardava il nostro io. Era rilassata e sorrideva. Si godeva questo splendido paesaggio fatto di vette, di fortezze, di chiese e borghi antichi, fatto di boschetti, ringraziando di essere l'ombra di due podisti che hanno la fortuna di godersi questi spettacoli mattutini...
Buona settimana
Marco
Le ombre di Marina di Pisa e quelle di Quiesa si sono incontrate a Sillicagnana. Ci verrebbe da dire che la Garfagnana sia il luogo adatto per un incontro che sa di mistero, come tutto quello che ha a che fare con le ombre. Ci ricorda le processioni degli streghi garfagnini, delle loro torce, dei loro noci. La magia. L'ombra è il lato oscuro della luce e più è forte la luce più nitida è l'ombra. Semmai quelle procate da una luce debole sono indefinite, danzanti, incredule, paurose. Tutta la vita dell'uomo è luce, il colore è luce, la pittura è luce. Provoca riflessi.
Vorrei aggiungere una foto di Marco proprio bellissima perchè solo riflesso: evanescente e finta. Basterà togliere l'acqua nella piscina e l'immagine non esisterà più, sembrerà essere mai esistita. Altre foto potete ammirarle sulla foto gallery
Aspettiamo commenti sulla luce, le ombre e i riflessi.
E su tutte le varianti.
Grazie Marco per il tuo contributo.
Andrea