La marcia di Lucignana spaventa anche gli audaci. E' bene dirlo subito. I 4 km di mulattiera (siamo sicuri che i muli ce l'abbiano mai fatta?) che ti portano in cielo sono non solo ripidi: di più. Fatta una volta te la sogni la notte. Molti avranno pensato, non è meglio un tuffo in mare? Non posso, va bè allora facciamo la 10 km
Io, è la terza volta che la faccio, ricordavo quanto fosse dura, ma non lo ricordavo abbastanza. Poi quest'anno gli amici di Lucignana hanno cambiato ulteriormente il percorso, facendo benissimo. Arrivati al ristoro dopo i 4 km di mulattiera invece di scendere a rotta di collo da Pian di Biagetto o giù di lì, siamo saliti ancora, con una bella strada sterrata, fra castagni e abetaie. Questo ha prmesso loro di tagliare la divagazione intorno al paese che facevamo prima dell'arrivo, sotto un sole algido e un sentiero giallo di paglia e di terra. Quello era un modo per spremere il limone (noi) in modo totale. Invece con la nuova variante è un bel salire, camminare o correre, fino a PIAN DELLA FAVA. Poi la lunga discesa asfaltata che ti riportava a Gromignana.
A Pian della Fava una giovane signora chiamava un'amica per fare una foto sotto il cartello che indicava la località. E mi ha chiesto se scattavo la foto ricordo con il suo telefonino stando ben attento di non perdere la scritta.
Squittivano. Non ho capito se solo per un motivo di topanomastica (!!!) o proprio per un ricordo dell'aggeggio.
Il percorso successivo era come al solito molto bello. Una menzione particolare al ristoro in cima alla scalinaata, una crostata di cioccolata, morbida, con un sapore integrato, una delizia (mi sono leccato le dita anche se erano sudate!!!). Ho preferito ricordarmi quella anche se le gentili signore insistevano per un assaggio di quella di riso.
Insomma pochi podisti sulla lunga e questo ci ha fatto sentire "prescelti" oppure "immortali".
Vediamoci le foto di Mario che nemmeno a dirlo anche lui è un immortale.
Lisena appena arrivata, già in azione
si comincia la mulattiera
Enzo Roberto e spensierata stanno per aggiungermi...ma Moreno?
eccolo, sempre entuasiasta
guardate...e non è ancora niente
quando la foto serve per riprendere fiato
invece del tratto del "solco" più del sentiero, fra gli alberi, stretto, Mario ha preferito fotografare un fiore per stare attento a dove metteva i piedi
finalmente il ristoro!!!!
Mario e un castagno di qualche secolo fa
a sinistra le Panie con la Secca, l'Omomorto e la Croce sovrapposte, poi la punta del Corchia e il Sumbra a dx
partendo a sx da Sumbra, l'Alpe di Sella, la Tambura (triangolo bianco), gli zucchi di Cardeto e in finale il Pisanino
comincia la discesa e Mario non vede il cartello...
fiori dopo il ristorodi Gromignana
un'occhiata oltre la valle del Serchio con Motrone steso nel verde
il campanile di Gromignana
la musa con i fiori
un'occhiata alla vicina Coreglia
il cartello dei desideri Mario lo ha visto in fondo alla discesa, come indicatore
un foto di Mario con la croce, ma la fotografa occasionale ha dimenticato lo sfondo. Infatti poi ecco la fotografa occasionale nella stessa posizione ma fotografata da Mario. Scusi signora spero che abbia preso nota....
tutta un'altra cosa, magari la prossima volta non si metta quei pantaloni e le Panie risalteranno di più
diamo un'altra occhiata. Domenica prossima vedremo le Panie da con un'altra prospettiva, più vicini, loro più stese al sole
un folletto, benigno o maligno?, dall'espressione sicuramente bonaccione, questi spiriti dei boschi immortalato e messo in legno al limitare di una corte
E con questo pacioccone chiudo la cronaca da Lucignana. Un grazie agli organizzatori che hanno ancora voglia di confondersi per noi, di farci vedere luoghi spettacolari, alle signore che hanno fatto la crostata al cioccolato e anche a quella che ha fatto quella di riso, un grazie a Mario per le sue foto, ai muli che non sono mai andati sulla mulattiera e non sanno cosa si sono persi.
E domenica San Rocco in Turrite, non so se mi spiego...
Andrea Bartalesi