Preambolo:
E se per una volta partissi dalla fine?:la location,Lammari (Lu) la
gara, 17^ maratonina del Campanone, il finale, scontato con 4 Keniani
ai primi posti , a seguire gli Italiani, diverso quello femminile dove
a vincere non poteva essere che Gloria Marconi seguita da Veronica
Vannucci, ,il tempo del primo 1 ora 3 minuti e rotti secondi che non
migliora il record della manifestazioni detenuto da Roberto Barbi con 1
ora 02 e trentuno secondi e con questa edizione sono ben 11 gli anni in
cui tale performance rimane imbattuta, uno dei migliori risultati
conseguiti da un atleta Italiano cui ha mangiato un misero (?) secondo
Daniele Meucci; meglio è andata per il record femminile abbassato di una
quindicina di secondi dalla sua detentrice Gloria Marconi, contenti a
metà gli organizzatori che devono sborsare solo una parte di premio per
l' abbattimento dei record.
(xome Xlaudio anche noi nelle foto andiamo senza tenere conto di una logica, ma solo per documentare un passaggio o un arrivo dei nostri amici)
(Cominciamo con il nostro amico nmero uno:Claudio Landucci)
Ecco potrei avere finito qui ma oramai vi ho abituato ai miei
strampalati discorsi e l' esiguo preambolo vale solo per gli
organizzatori con i loro scarni e ridondanti comunicati.
La cronaca:
Con l' inizio dell' autunno prendono il via le gare sulle lunghe
distanze, è stagione di mezze maratone in attesa della distanza regina,
la maratona che vede la Toscana con ben quattro 42 Km in poco meno di
tre mesi, autunno dicevo ma di questa stagione vi è ben poco, neanche l'
aria frizzante della mattina presto in cui il sole si affaccia
timidamente a tinteggiare di rosso la nuova alba,non le fruscianti
foglie ingiallite cadute per terra ma sono solo i colpi di fucile
sparati dai cacciatori che ci ricordano che siamo giunti quasi alla fine
dell' anno.
(Adriano lanciato verso l'arrivo, grande prestazione la sua)
(Chiavacci indistruttibile e inossidabile)
(Bruno e Astenio sempre al top)
(Marco Matteoni verso l'arrivo)
(il sorriso di chi è soddisfatto)
(un nuovo dell'Atletica, impegnato a fondo)
(un amico di Antraccoli all'arrivo)
(uno Stefano senza occhiali)
Anche oggi la corsa non ci porta troppo distanti da casa, pochi Km e
nonostante questo ci alziamo comunque presto, vuoi per non trovare la
ressa al ritiro dei pettorali vuoi perché oggi la Caterina ha in
programma un lungo ed allora memori della debacle della mezza di San
Miniato dove abbiamo deciso di proseguire dopo la gara oggi faremo un
giro di 7 Km prima della stessa.
Oramai questa è diventata una classica nel panorama podistico Toscano le
facce più o meno sono le stesse con qualche nuova canotta di alcuni
gruppi foresti segno questo di crescita di questa maratonina, così come
per la staffetta di Antraccoli ad intrattenere pubblico e atleti è l'
amico Rovai, troppo ben disposto nei nostri confronti quasi a farci
vergognare ogni qualvolta gli passiamo innanzi e ci riempie di begli
aggettivi, cosa che tra l' altro elargisce alle molte persone che conosce.
La partenza è fissata per le nove e trenta quindi abbiamo tutto il tempo
di fare i nostri sette Km preventivati, terminiamo con un buon anticipo
ed allora proseguiamo nel riscaldamento per no ghiacciare i muscoli,
oramai manca poco alla partenza ed il vocione di "Chiasso" tuona di
portarci oltre l' arco che delimita l' arrivo, la linea di starter però
è posta qualche decina di metri più indietro, qui due addetti tengono
una striscia bianco rossa dietro la quale dobbiamo porci, come sempre
avviene fare retrocedere i top runners oltre questa fettuccia è un
impresa ardua e porta via qualche minuto ed energie,allora sarà il
nastro bicolore che sopravanzerà gli atleti spingendoli sulla linea di
partenza, finalmente ci siamo attendiamo impazienti lo sparo ma a darci
il via sarà la voce dei cronometristi.
/Simone che prepara una maratona e non trova il passo giusto)
(anche Sergio prepara la Maratona di Lucca)
In accordo con la Caterina decidiamo ognuno di fare la propria gara
senza un tempo predefinito così per saggiare la nostra condizione
fisica, il mio primo giro sarà sotto i trenta minuti, al successivo
diventeranno trentuno, comincio ad accusare anche perché per noi sono
già ventuno i Km fatti, in cuor mio decido di rallentare ed attendere la
consorte ma poi ogni tanto da dietro qualcuno che mi raggiunge mi incita
a non mollare, è dura però, con tanti atleti non c'è un treno cui
agganciarsi che tenga il mio passo,chi è davanti va troppo veloce, chi
sopraggiunge da dietro è in rimonta ed è difficile stargli
appresso,oramai siamo al conto alla rovesciai Km diminuiscono di pari
passo con le energie, ne mancano pochi ma quei pochi sembrano lunghi il
doppio, l' ultimo poi non finisce mai finalmente vedo l' arco, ci siamo
un ultimo sforzo ed è fatta, un ringraziamento al cielo, lo stop al
cronometro e l' amaro riscontro del tempo, terminerò in 1:32 :48, in
cuor mio anche se non preventivato pensavo di stare intorno all' ora e
trenta, poco male sarà per una prossima volta.
Un bicchiere di acqua e via incontro alla moglie che giungerà di lì a
poco, anche lei distrutta, evidentemente il giro fatto prima ci è
rimasto indigesto, un veloce salto al ristoro e poi di corsa a casa,
oggi alle 13 si lavora e non c' e tempo di aspettare le premiazioni.
Come sempre ben organizzata la corsa dal gruppo sportivo il Campanone
con l' aiuto del G.S. Lammari,ben due spugnaggi lungo il percorso e
poche macchine ad infastidire gli atleti, la cosa negativa e lo ho più
volte detto e il persistere nella disparità di trattamento economico tra
maschi e femmine quasi che le ultime mettano meno impegno o facciano un
chilometraggio ridotto.
Claudio Landucci
Ringrazio Claudio per il bel commento e Samantha per le bellissime foto.