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MARATONINA DEL GHIBELLINO servizio di Claudio

08/04/2013

a cura di Claudio Landucci

Ennesima domenica dedicata ad una gara, tanto per non smarrire la via ( o mettere su Kg), oggi siamo in quel di Massa e Cozzile, ospite del gruppo sportivo che di questi due paesi prende il nome, la corsa è la famosa "maratonina del Ghibellino" giunta oramai alla 29^ edizione.
Molte sono le gare in programma quest' oggi, ma gli affezionati ed amanti di questa corsa non l' hanno disertata, anche se questa non è una gara in linea (tutt'altro) e la fatica è tanta non si sono lasciati ammaliare da distanze minori o equivalenti ma pianeggianti, parlando di distanze, tre sono quelle offerte, si va dai 7 Km della non competitiva agli 11Km e i 20 Km delle prove competitive, queste ultime non sono appannaggio solo di atleti ma qui si mettono in gioco anche i cosiddetti passeggiatori.
La partenza è fissata per le ore nove, oggi il tempo è più che clemente, anzi ci dispensa il suo primo caldo già più che primaverile e questo fa sì che ci si svesta come nelle gare estive. Ad accoglierci come consuetudine è la voce dell' amico Cascione e via via i volti Amici degli organizzatori e quelli dei giudici UISP che vigileranno sulla correttezza della gara, qui non abbiamo mai avuto problema di parcheggiare, per l' occasione il locale campo da calcio viene deputato a sosta delle macchine, siamo a poche decine di metri dalla zona iscrizioni partenza, ma c'è sempre qualcuno che non si accontenta e vorrebbe parcheggiare fin sulla linea di starter, se solo potesse.
Una volta espletata la formalità dell' iscrizione non resta che guardarci intorno, ovviamente niente riscaldamento o esercizi di allungamento, ma come sempre chiacchiere, saluti, scatti fotografici, un saluto particolare va all' Amico Rovai col quale basta uno sguardo per capirci, visto quanto ci accomuna la passione per questo sport e non solo,molti gli amici dell' Orecchiella freschi vincitori del titolo Italiano nella categoria cadetti, meno espansivi gli afferenti del nostro gruppo sportivo, ma loro sono quasi tutti campioni e vivono il pre gara da veri atleti e non hanno tempo neanche per un "buon giorno".
Tra varie chiacchiere, e altrettanti in bocca al lupo finalmente giunge l' ora della punzonatura, preludio della partenza della competizione, che avviene innanzi ad una chiesina, oggi nessun minuto di silenzio o di raccoglimento in ricordo di un personaggio del nostro mondo, peccato mi sarebbe piaciuto che si fosse dedicato quei sessanta secondi canonici alla memoria di quei tre sventurati suicidatisi recentemente  per la mancanza  di prospettive sul loro futuro e la mancanza di poter vivere Dignitosamente gli anni che ancora gli si prospettavano, peccato.
E finalmente arriva l' ora della partenza, alle nove in punto lo sparo del giudice da il via alla competizione, questa avviene in leggera discesa, poi qualche decina di metri di salita (?) e nuova discesa per circa ottocento metri  ed un primo antipasto della salita per quasi 2500 metri, al termine si comincia l' interminabile ascesa di quasi sette Km che ci condurranno fino alla quota di 430 metri, poche centinai d i metri in discesa e nuova impennata, fortunatamente breve per toccare  i 450 metri ed ennesima fiondata di circa un Km  per riprendere nuovamente la risalita fino ai 390 metri, quota questa che tra alti e bassi terremo per circa 3,5 Km, da qui in poi non avremmo altro che discesa fino agli ultimi 500 metri che ci ricondurranno all' arrivo leggermente in salita, totale poco oltre i 20 Km di percorrenza ma che non fanno rimpiangere  i 900 metri che mancherebbero per arrivare alla distanza della mezza maratona.
Corsa difficile, dura ma che ha un suo fascino, bellissimo il suo tracciato in specie il passaggio all'interno del paese di Cozzile costeggiando il suo maniero, altrettanto dicasi del transito nella parte boschiva, temuta oltremodo dagli organizzatori per il maltempo imperante negli ultimi giorni, ma che ha retto bene con molti addetti a consigliarci di essere prudenti, nessuna attesa se non voluta ai ristori, ben serviti dai volontari.

 

 

 

 

 

 


Non saprei cosa altro aggiungere, adesso verrebbe d' obbligo elencare i vincitori, elogiarsi per la prestazione ottenuta, sempre poca cosa rispetto a chi ci ha preceduto a cui vanno i dovuti elogi, ma per questi ci saranno altri ad esaltarne la prestazione, questo in fin dei conti è l' umile racconto di un podista turista che di competitivo ha il solo cartellino che ne attesta l' iscrizione.
Non voglio trascurare i ringraziamenti agli organizzatori e volontari tutti, anche per la refezione a fine gara dedicata ai celiaci, ma che sfama anche chi questa malattia non tiene. 

 

 

 

 

 

Grazie Claudio per la tua puntuale cronaca delle nostre corse più rappresentative, direi storiche.