7ª Mezza Maratona Città di Pisa
Dopo una settimana dalla maratonina del Campanone, oggi ci ributtiamo in pista per un altra mezza maratona, stavolta un poco più lontani da casa infatti siamo in quel di San Rossore per la settima edizione della maratonina città di Pisa.
Fortunatamente, oggi sono di riposo lavorativo, ma nonostante questo niente competitiva, oggi siamo di tapascioneria non sempre si può tirare a tutta, una sana sgroppata ( siamo all' ippodromo del parco di Migliarino) ritempra lo spirito e fa bene tanto se non più della corsa veloce.
Questa è una gara molto partecipata, sia in numero di presenze (qui infatti si riuniscono anche i non competitivi del trofeo delle tre province),sia in numero di atleti di livello internazionale, vedi Meucci, La Rosa, Curzi, tanto per citarne alcuni oltre ovviamente ad atleti di colore, più nostrano il settore femminile ma con figure di buon livello.
Gara importante ed allora sono due gli speaker ad intrattenere la moltitudine dei presenti, la partenza è fissata per le ore nove e trenta al di fuori dell' ippodromo,almeno si parte con qualche grado di calore in più visto che stamani la temperatura è alquanto frizzantina, con un cielo terso ed un sole che sicuramente con l' andar del tempo ci riscalderà.
Tanti i volti conosciuti ragione questa che ci induce alla loquaceria in barba al riscaldamento, siamo quasi alla partenza, gli atleti si portano dietro il nastro bianco rosso che ne delimita la zona preposta, ma ancora non siamo pronti, il cerimoniale vuole che vengano presentati al folto pubblico e anche a noi gli Atleti di rango, i top runners, quelli che alzano il livello di una manifestazione, questo comporta un leggero ritardo, che forse farà ghiacciare i muscoli di chi è in trepidante attesa di mettersi in marcia.
Alle nove trenta cinque lo sparo, una vera e propria fiumana multicolore (anche etnica)di gente si mette in movimento, alla testa sono coloro che si giocheranno la vittoria, dietro chi combatterà contro se stesso, ancora più giù chi si contenterà di finire la corsa, io e la Caterina dal canto nostro non siamo ad intralciare nessuno di questi, siamo posizionati poco oltre la linea di starter e attendiamo che gran parte degli iscritti alla maratonina siano passati, comunque avvio lo stesso il cronometro al colpo della pistola anche se non ci muoviamo.
Una volta accodatici prendiamo il nostro ritmo, siamo dietro i palloncini delle due ore ma questo non è un problema, piano piano rimontiamo le posizioni fino ha portarci su quelli dell' ora e cinquanta minuti, tra alti e bassi staremo con questi, non avendo velleità di classifica è ovvio che di tanto in tanto mi fermi a scattare qualche fotografia (sono o no un fotografo podista?), vuoi agli atleti vuoi ad alcuni monumenti, tra questi impossibile non fermarsi nella bella piazza dei miracoli presso la pendente torre e poi sui lungarni e altri scorci cui vale la pena soffermasi ad immortalarli.
Terminata la parentesi che costeggia la città, ci immettiamo nella periferia, qui di bello c'è veramente poco (ma questo è un male di tutte le periferie) il folclore è dato dai vari podisti che ci superano e che superiamo, con le loro voci, il loro dettarsi i tempi le sensazioni, l' incoraggiarsi vicendevolmente. Gli ultimi cinque Km li facciamo all' interno della tenuta presidenziale di San Rossore e questo contribuisce ad un risveglio muscolare, non fosse altro perché sappiamo essere vicini alla fine della fatica,i metri finali li percorriamo sotto un gruppo di archi gonfiabili e due ali di pubblico, mi fermo prima di tagliare il traguardo ancora alcune foto e poi il meritato riposo.
Un rapido salto al ristoro dove ci attendono un cornetto ripieno ed un ottimo gelato, oltre varie cibarie, il tutto previa presentazione di un tagliando rilasciatoci una volta ritirato il pacco presenza, oltre questo è previsto anche un ricchissimo ristoro senza glutine con torte fatte in casa.
Grande, bella manifestazione, vuoi anche per il risvolto umano che la contraddistingue, sul palco delle premiazioni varie autorità, in primis il sindaco della città ospitante e il professor Boggi, premiati i primi atleti assoluti di ogni categoria, il vincitore, se non dominatore della competizione è stato Daniele Meucci che ha devoluto il suo premio (rimborso spese) all' associazione dei trapiantati di organi e tessuti cui questa gara è intitolata, un bel gesto degno di un grande campione.
Claudio Landucci