MARCIA DEL VOLONTARIATO A MASSACIUCCOLI foto di Mario
27/12/2010
a cura di Mario Pardella detto "Cornicette"
E dopo la scorpacciata del Natale (in senso molto esteso, dai propositi (nostri) i consigli (dei sacerdoti) i piatti raffinati (della moglie) il liquorino che hai dovuto sentiere per forza (l'amico che ti vuol bene) eccoci a riprendere il nostro cammino. Non è quello di San Tiago di Compostela, nè quello dei pellegrini verso Roma, ma quello che dovrebbe in qualche modo alleviare questa nostra sete di andare.
Mario lo fa alla sua moda, con gli scatti del clic della digitale, guardandosi intorno, lasciando che gli occhi arrivino fino al mare, valicando la luce del lago in questa marcia che ci riporta nell'entroterra a superare ancora la zona delle cave di Balbano.
L'acquedotto romano, rosso di mattoni, impreziosisce la nostra storia, mentre i cappelli del Babbo Natale, dimenticati per strada da distratti vecchietti con la barba bianca, adornano la testa delle nostre amiche.
Ma bando alle chiacchiere....
il ritrovo: siamo alle prime luci di questi giorni così corti
al primo controllo ecco Maura che, vestita di rosso, viene subito scambiata per una Mamma Natale da coloro che, cattivi, non hanno ricevuto la visita dell'originale
ma la salita impegna
anche se Marco ha ancora la voglia di incappucciarsi
ma ci piacciono questi amici che corrono veramente
come Mario, nostro fotografo, vuol mostrare al mondo di che pasta è fatto
per poi posare per una foto ricordo (NB= non a tutti è dato di farsi fare una foto ricordo da Calliope in persona!)
il profumo del tè, così diverso dal Brunello di Montalcino....
la signora ha fatto Bingo, il nostro amico livornese no....
sul cappello, sul cappello che noi portiamo, c'è una lunga, c'è una lunga penna....
ma non era NERA la penna degli Alpini?
il cielo si attorba incutendo paura
questa, a prima vista, potrebbe sembrare la solita foto di chi, a fine corsa, si stira le gambe. Invece qui fanno sul serio.
Altrimenti perchè chiamarla Marcia della Solidarietà e del Volontariato?
immagini del lungo cammino
apparizione della luce lacustre, dell'infinito
mentre la storia ci ricorda la nostra nullità
e ci ricordiamo la Villa Casanova, in quel di Balbano, oasi di verde e di silenzio interrotto e impreziosito dal verso delle faraone.
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