La Marcia della Fiorgen!!!! Non si può non esserci. La Dott Catia Giaccherini di Sesto Fiorentino, la sua volontà, la sua abnegazione, il suo entusiasmo. Quando si parla di ricercatori io penso a lei e so che esagero,ma io penso a lei. Li vorrei tutti così.
Il Trofeo Podistico Lucchese si è preso a cuore questo istituto di ricerca di Sesto Fiorentino e visto che i podisti non venivano a Sesto Fiorentino ha spostato la montagna portandola a Antraccoli.
Bella iniziativa e, non so se per combinazione o per vol0ntà, l'ha spostata dal sabato alla domenica.
Bravi!!!
Detto questo ora vorrei spendere due parole per i podisti, perchè io sono un podista e devo difenderli.
Allora un podista vuole correre, camminare, ha dei diritti. Perchè pagando il cartellino ha anche dei diritti. Poi se i soldi vanno all'organizzazione o se vanno per beneficenza importa ma il fine primo di chi si alza la mattina alle 6 per poter essere presente ale marce è quello di correre o marciare.
Allora i podisti hanno diritto a trovare un percorso per loro. Non si può pensare di organizzare una corsa solo per beneficenza, quella, la beneficenza, deve essere la gorssa ciliegia sulla torta.
Ieri alla partenza ci dicevano (il famoso "on dit" francese, si dice, non si sa chi ma viene detto) che il percorso era quello della staffetta (4.2 km) e per i 10 km bastava farlo due volte. A quel punto decido di andare a farmi il percorso della 4 km intervallando a metà e inserendo un bel giro di mura e una passata nel centro di Lucca a ricordare luoghi e fatti. Sono poi rientrato sul percorso della staffetta. All'arrivo qualcuno dice che il percorso della 10 in effetti era unico e andava a Parezzana.
Insomma un po' confusione.
Credo che la domenica il percorso più lungo che tutti si aspettano fa dai 18 ai 20 km. garantendo percorsi inferiori per chi non vuole o non può.
Ma è inutile continuare. Tanto se uno organizza una marcia e si dimentica il percorso di 2 e di 5 km ci sarebbe una rivolta popolare (giusta), ma se dimentica di fare la 18 nessuno dice niente.
Ma guardiamoci le belle foto che ci manda Ugo. (belle nel senso che visto il percorso, visto il luogo non poteva certo inventarsi niente di più)
l'attesa, i primi cartellini, la ressa dei podisti
le prime mandolate
oi si va nei 500 metri di sterrato
tutti insieme appassionatamente, con Sara che sfoggia un bel cappello da Babbo Natale
ecco il punto con un po' di fango
ma tutto si risolve in breve
un po' di bacche rosse per rallegrare questo avvento di Natale.
Grazie a Ugo per questa testimonianza.